immagine: Amalia Iudicone, 41 anni, mamma del bimbo perseguitato da Equitalia
“Una notizia assurda ci giunge da Alessandria. Protagonista della vicenda è un bimbo di appena 10 anni, ‘perseguitato‘ da Equitalia da quando ne aveva 2 e andava all’asilo. Secondo l’Agenzia delle Entrate, il bimbo avrebbe acquistato un cellulare, probabilmente intestato a un omonimo, e sarebbe ‘moroso’ verso la società di telefonia mobile H3G per una serie di fatture mai pagate. Il bimbo, logicamente, non sa nè cosa siano le tasse, nè cosa sia Equitalia e, a malapena, sa cosa vuol dire ‘telefonino‘.
“Ogni tanto mi chiede: ‘Mamma, ma davvero io ho comprato un cellulare?‘”, commenta su la Stampa sua madre, Amalia Iudicone, 41 anni.
Il bimbo era accusato da Equitalia di aver acquistato con contratto un telefono cellulare e di non aver mai pagato le tasse di registrazione del canone, con gli interessi. “Per carità, non è una cifra pazzesca, ma è il principio che conta: non posso pagare, sarebbe come ammettere che mio figlio a 2 anni quel telefono lha davvero comprato“, aggiunge mamma Amalia.
Il Fisco, ad oggi, pretende una somma pari a 166,59 euro, tre fatture contestate.
VIDEO I risultati dei Punti di soccorso M5S AntiEquitalia
Un giorno, addirittura, è arrivato a casa loro un ufficiale giudiziario: “Quando è entrato ha chiesto di vedere la persona che corrispondeva al nominativo del moroso, e pure lui è rimasto sorpreso nel trovare un bimbo di poco più di 2 anni e mi ha assicurato che avrebbe fatto rapporto per chiarire tutto“. L’incubo non è ancora finito.” Leggo.it