di Dario Tamburrano – Finalmente le energie rinnovabili si liberano di una palla al piede. Il Parlamento Europeo ha introdotto il diritto al “virtual net metering” nel “pacchetto energia pulita” dell’UE.
Scopo?
Consentire alle comunità per l’energia di autoconsumare l’energia rinnovabile anche se è prodotta lontano dalle case dei soci. Non è un dettaglio: è una rivoluzione.
Ma cosa vuol dire?
Per quel che riguarda i piccoli impianti, in Italia ora è conveniente produrre energia rinnovabile solo per l’autoconsumo, perché venderla alla rete equivale ad incassare pochi spiccioli. Tuttavia l’autoconsumo deve obbligatoriamente avvenire nel luogo in cui l’energia viene autoprodotta (salvo due eccezioni altamente improbabili).
Risultato?
Moltissime persone sono tagliate fuori, a cominciare da chi abita in un condominio o in un centro storico, dove il tentativo di installare un tetto fotovoltaico equivale ad una Via Crucis.
Ma ora potrebbe cambiare tutto.
Col “virtual net metering”, invece, l’energia elettrica generata dall’impianto della comunità viene misurata e ceduta interamente alla rete elettrica; ogni socio della comunità dell’energia ha un normalissimo allacciamento dalla rete elettrica, ma detrae dai suoi consumi di elettricità – e quindi dalla bolletta – la quantità di energia elettrica prodotta dalla sua quota-parte dell’impianto comune.
Il “virtual net metering” rende praticamente universale l’accesso ad autoproduzione ed autoconsumo di energia rinnovabile, dato che – sempre secondo quanto è stato approvato dal Parlamento Europeo – tutti hanno il diritto di associarsi in una comunità per l’energia.
In seguito ad un emendamento proposto dal M5S, il Parlamento Europeo ha inserito il “virtual net metering” nella Direttiva per il mercato elettrico, un provvedimento che fa parte del “pacchetto energia pulita” e che trasforma i cittadini da semplici clienti di una fornitura elettrica in active consumers.
Consumatori attivi titolari di vari diritti, fra i quali quello di consumare, stoccare, vendere l’energia rinnovabile autoprodotta come singoli o come comunità dell’energia.
Il riconoscimento di questo diritto è molto importante. Nasce dalle battaglie del M5S a Bruxelles ed é sviluppato dalla nuova Direttiva rinnovabili, un altro provvedimento del “pacchetto energia pulita”.
Oggi il virtual net metering é vietato in molti Stati UE.
In Italia possono beneficiarne esclusivamente il ministero della Difesa e i Comuni con meno di 20.000 abitanti. Non i cittadini che vi risiedono, ma le sole amministrazioni comunali. Pazzesco.
Però l’Italia, volente o nolente, dovrà adeguarsi al “pacchetto energia pulita”.
Adesso aspettiamo, poichè la Direttiva per il mercato elettrico entrerà in vigore dopo essere stata approvata separatamente ma nell’identica forma sia dal Parlamento Europeo sia dal Consiglio UE.
Per approfondimenti:
Direttiva per il mercato elettrico