“L’Italia è un Paese capovolto: se rubi, finisci per entrare in politica e se sei onesto, troppo onesto, vieni denunciato.
L’Italia è un Paese paradossale: a beccarsi la denunce è chi ha mani e coscienza pulite.
L’Italia è un Paese che fa paura: se la tua voce esce fuori dal coro, se scegli di non unirti al gregge, sai già che dovrai pagare un prezzo altissimo.
Oggi questo prezzo lo paga il Movimento 5 Stelle, ‘colpevole’ di aver svolto con coerenza il compito per cui 9 milioni di cittadini hanno voluto che entrasse in Parlamento: fare opposizione senza sconti, rendere la vita difficile a un governo arrogante che, con la complicità dei partiti di maggioranza, in queste Aule parlamentari violenta quotidianamente la nostra Costituzione.
In un Parlamento pieno di corrotti e di indagati, tutti i partiti politici si mettono insieme per andare in Procura e denunciare l’unica vera forza di opposizione, l’unico movimento onesto di cui davvero hanno paura, perchè sanno che non è e non sarà mai come loro.
Ecco i nomi di chi ci ha denunciato: Gabriele Albertini (Ap), Lucio Barani (Gal), Enrico Buemi (Psi), Stefano Candiani (Lega), Franco Conte (Ap), Nadia Ginetti (Pd), Carlo Giovanardi (Ncd), Fausto Longo (Autonomie), Stefania Pezzopane (Pd).
Quale sarebbe il reato grave per cui il Movimento 5 Stelle viene denunciato? Aver fatto ostruzionismo il 5 novembre scorso, durante l’approvazione dello Sblocca Italia (o per meglio dire ‘Sfascia Italia‘), aver provato a opporsi a questo scellerato decreto con cui il governo dava il via libera alla trivellazione delle nostre coste e autorizzava il dicastero dell’ex ministro Maurizio Lupi (quello che dopo le pressioni del M5S si è dovuto dimettere a seguito dell’inchiesta che ha portato a galla il magna magna intorno alle infrastrutture italiane) a stanziare quasi 4 miliardi di euro per proseguire la realizzazione delle grandi opere.
Per loro questo è un reato, un “attentato agli organi costituzionali“; per noi è portare avanti fino alla fine la nostra missione di portavoci, difendere senza se e senza ma i diritti dei cittadini e dei nostri territori.
La loro denuncia è una medaglia che ci appuntiamo sul petto e che dedichiamo a chi non ha voce per farsi sentire.
Se i partiti pensano di intimidirci e farci smettere, si sbagliano di grosso. Ora #denunciatecitutti” M5S Senato
Comments are closed.