Da buon genovese so che ogni soldo risparmiato è un soldo guadagnato.
Il risparmio energetico parte dalle piccole cose, dalla nostra casa, e in questo blog dora in poi vi darò qualche suggerimento.
Oggi vi parlerò del davanzale e del lavandino.
Davanzale
Hai messo i doppi vetri, coibentato il sottotetto e installato un cappotto di sughero attorno ai muri della tua casa?
Adesso stai al caldo consumando pochissimo riscaldamento e ogni volta che annunciano un aumento del prezzo del petrolio sghignazzi.
Ma quando apri le finestre per cambiare aria alle stanze il calore se ne va e entra il freddo. Eppure questo si può evitare. Basta cambiare i davanzali delle finestre e mettere al loro posto un «davanzale attrezzato per il risparmio energetico, il condizionamento e la salubrità degli ambienti».
Per ora esiste solo sotto forma di prototipo. È una scatola di metallo che si inserisce sotto le finestre. Sui lati il coperchio è più largo del contenitore per dare allaria la possibilità di entrare e uscire sia dallinterno che dallesterno. Dentro il contenitore due piccole ventole aspirano laria, una dallinterno, laltra dallesterno, la incanalano in due circuiti e la fanno uscire dalla parte opposta. Un condotto aspira laria viziata dalla stanza e la porta allesterno, laltro aspira laria dallesterno e la porta nella stanza, senza aprire le finestre. Nel suo percorso dentro il davanzale attrezzato laria in ingresso viene purificata da filtri fonoassorbenti e deodorata con carboni attivi.
Cè anche il controllo della temperatura dellaria esterna. Quando destate è inferiore e dinverno superiore a quella interna i ricambi avvengono direttamente. Quando invece la temperatura esterna destate è più calda e dinverno più fredda di quella interna laria in ingresso cede il suo calore a quella in uscita o in entrata con un rendimento dell85%. Con una spesa inferiore a quella per lacquisto un davanzale normale e un termosifone, si risparmiano 60 metri cubi di metano o gasolio nel solo riscaldamento invernale.
Moltiplica per le finestre della tua casa e fai il conto.
Lavandino
Nei paesi industriali avanzati il 5% del consumo di fonti fossili è assorbito dal riscaldamento dellacqua sanitaria, che nella maggior parte dei casi viene utilizzata come acqua corrente e quando finisce nello scarico è ancora calda.
Perché sprecare tutto quel calore, se può essere riutilizzato per riscaldare altra acqua? In base a questo principio una trentina di anni fa è stato realizzato un lavandino termodinamico, che recupera il calore dellacqua di scarico per riscaldare il flusso dellacqua calda corrente.
Il tutto nasce da un riscaldatore elettrico collegato col rubinetto in modo da evitare le dispersioni termiche nelle tubazioni tra scaldabagno e sanitari. Avviato il processo, uno scambiatore di calore collocato nel sifone recupera la potenza termica dellacqua calda che defluisce nello scarico e la fa confluire nel riscaldatore, che la integra per innalzare alla temperatura voluta lacqua fredda proveniente dallacquedotto.
Così si riscalda soltanto il flusso tra il rubinetto e lo scarico del lavandino. Nei tubi da cui arriva al rubinetto lacqua è ancora fredda, quando scende nel tubo di deflusso è di nuovo fredda. Questo dispositivo con una potenza elettrica di 1,5 chilowatt eroga un getto dacqua calda della potenza termica di circa 4,5 chilowatt. Lefficienza di questo lavandino consente di ridurre di 18 volte i consumi energetici per riscaldare lacqua.
È conveniente economicamente, ecologicamente e in termini di autosufficienza energetica costruire nuove centrali termoelettriche a cicli combinati alimentati a metano, o sostituire i milioni di scaldabagni elettrici ancora in funzione con milioni di apparecchi che recuperano lenergia termica dellacqua calda di scarico?