In Italia i morti sul lavoro sono come le ciliege, uno tira laltro. I sindacalisti di partito e di governo, che sono più numerosi delle cavallette, stanno correndo ai ripari. Il ministro del lavoro Damien Damiano ha trovato una soluzione degna di Carcarlo Pravettoni. LInail, lIstituto per lassicurazione contro gli infortuni, ha un attivo di 12,4 miliardi di euro che vanno destinati a scopo di utilità sociale.
Con questo nuovo tesoretto Damiano vorrebbe premiare le aziende: Potrebbe ritornare alle imprese come diminuzione del costo del lavoro, solo nel caso in cui fossero in grado di dimostrare che hanno diminuito o eliminato gli incidenti.
Caro Damien Damiano altro che premio. Se le aziende non tutelano la sicurezza vanno chiuse. Chi ha meno assassinati sul lavoro ha uno sgravio? Se si scende da cinque a due vittime allanno diminuisce la tassazione della società invece di mandare in galera i responsabili?
Dal sito dellInail:
L’Inail persegue una pluralità di obiettivi:
– ridurre il fenomeno infortunistico
– assicurare i lavoratori che svolgono attività a rischio
– garantire il reinserimento nella vita lavorativa degli infortunati sul lavoro.
LInail non ha come obiettivo premiare le aziende che fanno meno morti e feriti e neppure di essere una banca. Il suo bilancio dovrebbe essere in pareggio e i miliardi usati per le famiglie delle vittime e per indennità che consentano una vita decorosa agli infortunati. Quanto darà, per esempio, lInail alle vedove dellinferno di Torino?
Se Robin Hood rubava ai poveri per dare ai ricchi, Damiano vorrebbe trasformare le protesi degli invalidi e gli assegni di invalidità in sgravi fiscali per le aziende. Damien sotto i capelli aveva il numero 666 della Bestia, Damien Damiano sotto la barba ha il numero di telefono di Confindustria.
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