Il cemento nelle Dolomiti è implacabile, inarrestabile, inutile. Cortina d’asfalto con il suono dolce delle moto e dei Suv che ti raggiunge nei boschi. La Natura italiana è diventata post-moderna, in futuro si scierà direttamente in macchina.
“Io adoro il Cadore e le Dolomiti in generale. Il cemento arriva anche là. La stada Pieve Cortina e’ assordante. Se sei nel bosco senti il rumore dei camion e delle MOTO sino al Rifiugio Venezia sotto il Pelmo. Tutto è cominciato con la costruzione dell’autostrada sino a Ponte nelle Alpi. Una gettata di cemento che ha distrutto il Fadalto e il Lago di Santa Croce e la loro economia. Ora il non dico cosa di Zaia vorrebbe prolungare tale autostrada delle tangenti e dello spreco sino in Alto Adige dove però il presidente della provincia autonoma da persona intelligente lo ha bloccato ( avete presente la Val Pusteria? Io ci passserei qualche giorno per imparare come vivere con l’ambiente senza rovinarlo e considerandolo una risorsa.) Motivazione: arrivano i turisti da Austria e le merci volano rapide verso Nord (non bastano Brennero e Tolmezzo?). Cortina è effettivamente intasata dai mezzi su gomma. O si risolve il problema facendo trasporto pubblico (han tolto il treno) o si bypassa Cortina con il minor danno possibile. Poi bisogna far cultura presso il turista e presso il residente che nel caso spesso è più zoticone del turista. Infatti la speculazione chi la approva se non il residente?? I Cortinesi son fortunati. Si piangono addoso e non sanno cosa rovinano.” michele.
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