A dicembre la Corte Costituzionale boccerà il legittimo impedimento e lo psiconano andrà a processo. Boss(ol)i vuole evitargli questa umiliazione, la proposta di elezioni a dicembre è il suo regalo di Natale. L’Italia economica precipita, le elezioni anticipate sono il via libera al default e alla riconferma di Berlusconi. Chi le vuole, anche a primavera 2011, è un irresponsabile nei confronti della Nazione, un bottegaio che fa i suoi conti in termini di voti e di visibilità, di cui oggi dispone e domani chissà. Le dimissioni di Fini da presidente della Camera sono dovute, una carica istituzionale non può fare politica a tempo pieno per il suo partito, esserne il leader. Varrebbe lo stesso se Napolitano fosse segretario del Pdmenoelle al posto di Bersani. È vero che nessuno se ne accorgerebbe, ma il conflitto di interessi rimarrebbe. La riforma elettorale si può fare domani mattina, è sufficiente portare in Senato la proposta di Parlamento Pulito che marcisce da anni con le sue 350.000 firme e metterla al voto. Perché nessuno lo propone, a iniziare da Schifani? I partiti, anche quelli apparentemente contro, amano la legge porcata di Calderoli. Una legge che permette di avere il controllo assoluto sugli eletti fa comodo a tutti i segretari di partito. Il MoVimento 5 Stelle non fa alleanze con i partiti, ma con i cittadini, con i movimenti che si uniscono per obiettivi concreti come l’acqua pubblica. È un MoVimento di cittadini, non di candidati premier, di leaderini. Non è interessato alle ideologie, ma alle idee. Il MoVimento 5 Stelle non vuole abbracci mortali con i cadaveri della Sinistra e dell’antiberlusconismo, si prega ai perditempo di astenersi con gli appelli. Berlusconi è finito, il primo a saperlo è lui. Sta preparando il suo buen retiro come fece Eltsin con Putin, il suo successore. Si sente sempre la parola: riforme, mai la parola programmi. Il MoVimento 5 Stelle non vuole riforme, come fai a riformare una merda ? Vuole programmi per i cittadini da attuare al massimo entro una legislatura. Programmi proposti, votati e controllati dagli italiani. La politica non è fatta dai partiti, ma dai cittadini. La delega al politico è morta. Il politico di professione come Mastella, Chiamparino o Formigoni è una figura del secolo scorso. Ve ne accorgete quando parlano, sembrano le caricature del pappagallo Loreto. I cittadini devono entrare nelle istituzioni perché LORO sono le istituzioni. Da quando ho annunciato Woodstock 5 Stelle è un fiorire di ipotesi di scioperi dei mezzi pubblici (per ora rientrati) e di manifestazioni alternative che si dovrebbero tenere negli stessi giorni o appena dopo, o appena prima. Invito chi le organizza a venire a Cesena, è un incontro aperto, oppure di andarsene a fanculo. Loro non si arrenderanno mai (ma gli conviene?). Noi neppure.
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