di Beppe Grillo – Assolta, Virginia Raggi è stata assolta. Ha ricevuto abbastanza discredito e calunnie da raggiungere 360 archiviazioni ed una assoluzione in due anni. Praticamente una ogni due giorni. Quante volte sentiamo ripetere che “Le sentenze non si commentano, si rispettano”. E’ una frase che odio, mi infastidisce come un’iguana sul cruscotto della macchina.
Non le commentano perché non hanno mai abbastanza informazioni, conoscenze e sintonia con il mondo della giustizia.
Un mondo alieno per molti è forse sin troppo in confidenza per altri. Non le commentano nello specifico perché non ne sanno un cazzo: esiste una speciale, magica, superficialità quando si sbattono in prima pagina, quando, non sapendo trattenere la bava alla bocca, tentano di sovrapporre una falsa dichiarazione ipotetica con le centinaia di migliaia di fatture false emerse nell’inchiesta del MOSE a Venezia.
La speranza che il primo sindaco non lottizzato di mafia capitale “fosse come tutti gli altri” ha nauseato le ultime giornate del processo a Virginia, come se i saccentoni frou frou confidassero nella loro stessa dissenteria mentale: decine di anni di bugie e miliardi di euro dei cittadini buttati nel cesso assolti da Virginia.
Lascio a voi trovare un senso in questa disproporzione: significherebbe arrivare al cuore di questo paese che, spesso, appare troppo piccolo per poter crescere.
Un abbraccio forte a Virginia.