di Chiara Appendino – Ce l’abbiamo fatta, Torino ha vinto. Ospiteremo le ATP Finals di tennis dal 2021 al 2025, un sogno che abbiamo fatto diventare realtà.
Perdonatemi se questo post sarà un po’ più lungo del solito, e anche se non sarà particolarmente studiato, ma voglio provare a raccontarvi quello che è successo in questi lunghi mesi dove – molto dietro le quinte – abbiamo lavorato senza sosta per questo straordinario risultato.
Sempre in premessa, lasciate che mi scusi con le tante persone che via social, per strada e in privato mi hanno chiesto notizie sugli ATP. Ho apprezzato moltissimo l’interesse e la passione che avete dimostrato, tuttavia, per indole personale (e anche un po’ per scaramanzia), amo parlare solo a cose fatte.
Cosa sono le ATP Finals
Dunque, partiamo dal principio. Cosa sono le ATP Finals. Si tratta di una delle cinque più grandi manifestazioni tennistiche mondiali, insieme alle prove del Grande Slam. In questo torneo professionistico indoor che si tiene nel mese di novembre, si sfidano i primi otto giocatori al mondo sia nel singolo che nel doppio. La particolarità è che questa assegnazione non è annuale ma quinquennale. Torino sarà infatti teatro di questo show dal 2021 al 2025.
I numeri della manifestazione
I numeri della manifestazione sono letteralmente impressionanti. Per dare una misura, grazie a copertura media e televisiva mondiale, unita ai canali social, si raggiungono in media 101,9 milioni di impressions e 10 milioni di riproduzioni video.
Le ATP Finals vengono distribuite in 180 paesi in tutto il mondo e oltre 95 milioni di persone si collegano per guardare l’evento live, con quasi 6000 ore di trasmissioni TV dedicate.
La Città ospite trae benefici diretti e indiretti, ospitando giocatori e i loro team, media, appassionati e visitatori da tutto il mondo.
Le ricadute economiche sono evidenti, sia derivanti dalla spesa di chi arriva a Torino, sia dagli sponsor e dagli investimenti per realizzare l’evento. Si stima un ritorno per il territorio quantificabile in circa 500 milioni di Euro.
Si tratta di un evento che lascerà un segno indelebile sulla Città.
Se è vero che tutti, in Italia e a Torino parleranno di questo evento, è ancor più vero che tutto il mondo, da oggi e per diversi anni a venire, parlerà di Torino.
Un sogno che si realizza
Torino ha presentato una candidatura in cui credevamo fortemente. Evidentemente a ragione, dal momento che ha vinto prima contro altre 39 città sfidanti in tutto il mondo entrando nella shortlist di cinque insieme a Londra, Manchester, Tokyo e Singapore e alla fine… arrivando prima e venendo scelta come Città ospite delle ATP Finals dal 2021 al 2025.
A fare la differenza nella nostra proposta è stata una visione totalmente innovativa. A Torino prenderà vita una manifestazione dai forti contenuti innovativi.
Grazie alla tecnologia – che a Torino sta vedendo grandi sviluppi – gli spettatori in qualsiasi parte del pianeta saranno completamente immersi nell’esperienza potendola vivere in prima persona da qualsiasi punto di vista.
La Città sarà completamente protagonista, per un evento costruito intorno a misura di essa, in grado di soddisfare tutte le esigenze.
Un particolare occhio di riguardo sarà dato alla sostenibilità ambientale, economica e sociale.
La storia delle ATP Finals a Torino
Se tutti i dettagli dell’idea vincente che ha portato sin qui li potrete ascoltare nella conferenza stampa ufficiale che si terrà lunedì 29 aprile 2019, alle ore 12,30 a Palazzo Madama di Torino (e che verrà trasmesso in diretta sulla pagina Facebook della Città di Torino), cercherò invece ora di raccontarvi quello che è successo negli ultimi mesi tra gli uffici di Torino, Roma, Los Angeles, Londra e Montecarlo.
Quando abbiamo iniziato questo percorso è stato necessario mettere in piedi il dossier. Per farlo hanno collaborato diversi soggetti, ottenendo un risultato che, da subito, ha riscontrato interesse nella commissione degli ATP che avrebbero poi scelto le Città migliori.
Tra incontri, inclusa una mia trasferta a Londra, proprio durante l’ultima edizione, riunioni, precisazioni e alcune messe a punto, siamo arrivati alla fase finale. Torino era entrata nella shortlist.
Un bel risultato, senza dubbio, che però vedeva Torino competere con Città del calibro di Londra (storica venue dell’evento), Tokyo, Singapore e Manchester. Rileggendo i nomi è facile capire perché la sfida era solo all’inizio e la strada tutta in salita.
Una volta imboccata la strada della sfida finale si è iniziato a parlare delle garanzie economiche del Governo che ATP chiedeva per mantenerci in partita.
Non nego che è stata una battaglia difficile. Fatta di lunghissime telefonate, di contrattazioni, di viaggi improvvisati a Roma, di notti in bianco sfidando il fuso orario della West Coast e di dita che rimanevano incrociate quando sapevi di aver fatto ormai tutto il possibile. E a volte anche l’impossibile.
La notte in cui il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto che stanziava gli ormai famosi 80 milioni di Euro per la fidejussione la ricorderò molto a lungo. In ufficio attaccata al telefono fino a notte fonda, insieme a chi lavora con me, abbiamo continuato a dialogare e atteso fino alla conferma definitiva che il decreto era stato approvato. Sembrava impossibile. Invece è stato approvato.
Da domani si inizia a lavorare per l’evento più bello di sempre
Ma adesso non c’è più tempo per pensare ai mesi scorsi, anzi, è tempo di guardare avanti.
Ai sogni, adesso, devono lasciar spazio i fatti.
Tra due anni per la prima volta l’Italia ospiterà le ATP Finals di tennis e Torino, ancora una volta, sarà sotto gli occhi del mondo. Con il suo straordinario patrimonio sportivo, storico, artistico, culturale e con la sua identità inconfondibile.
Le ATP Finals saranno un’ulteriore occasione di sviluppo per la nostra Città che si trasformerà, ancora una volta, per accogliere al meglio questo evento di importanza mondiale e sfruttarne tutte le potenzialità.
Come molti sanno in questi quasi tre anni ci siamo spesi senza sosta per restituire a Torino le opportunità che merita.
Abbiamo creato le condizioni che mancavano per l’insediamento di imprese con vocazione innovativa e tecnologica (Torino City Lab). Siamo stati i primi nella sperimentazione di tecnologie all’avanguardia come il 5G, l’auto a guida autonoma o i droni. Abbiamo lavorato per la riqualificazione di quartieri abbandonati da troppo tempo, con interventi piccoli ma diffusi (AxTO) e grandi con forte impatto locale (il recente Mercato Centrale).
Abbiamo dato l’impulso che mancava per nuove soluzioni di trasporto pubblico e prospettive di tutela dell’ambiente.
Oggi iniziamo a vedere i frutti e, tra due anni, Torino sarà pienamente in grado di accogliere le ATP Finals e di mostrarsi ancora una volta a livello globale per quello che è: la Città più bella del mondo,dove nulla è impossibile.
Un traguardo realizzato grazie al lavoro di squadra.
Non posso che concludere con i dovuti ringraziamenti.
Ringrazio il Governo, nelle persone del Sottosegretario Giancarlo Giorgetti, della Viceministra Laura Castelli e del Sottosegretario Simone Valente. Ringrazio di cuore il Vicepremier, Luigi Di Maio, che non ha mai smesso di interessarsi alla vicenda.
Grazie al Presidente della FIT, Angelo Binaghi. Al presidente del CONI Giovanni Malagò e a Diego Nepi, per l’impegno e l’interesse dimostrati. Al Presidente di ICS, Andrea Abodi. Ognuno di loro ha vissuto da vicino tutti gli sforzi che hanno portato a questo risultato.
Grazie alla Camera di Commercio, nella persona del suo Presidente, Vincenzo Ilotte, e alle imprese del territorio che ci hanno creduto e che ci sosterranno.
Grazie a tutti quelli che hanno fatto il tifo per Torino e per l’Italia.
Oggi è una festa, e lo è per tutti.