“Finalmente siamo riusciti a pubblicare questi dati. Sono gli affidamenti del comune di Torino dal 2006 al 2011. Manca il 2012, la parte di Fassino. Affidamenti fatti direttamente, sotto i 20.000 euro e senza nessun genere di gara o tramite gara ufficiosa, sentendo 5 fornitori però di fatto non facendo una gara ufficiale, oppure affidamenti diretti perché quel fornitore ha un know how specifico. Un anno fa, stupiti, guardando le determine (gli atti che fanno i dirigenti) vediamo due affidamenti molto vicini fatti alla stessa società sotto i 20.000 euro. Con un unico affidamento avrebbero dovuto fare una gara, invece con entrambi sotto i 20.000 la gara non è stata fatta. Affidamento vuol dire che un dirigente, sotto i 20.000 euro, può decidere in autonomia, di dare un servizio a un fornitore. Anna Martina è una dirigente storica del comune, nota anche nelle vicende Chiamparino, che seguiva la cultura e ora si occupa soprattutto della comunicazione internazionale. Il caso emerso è di determine, una firmata da lei stessa, che hanno affidato servizi a una società in cui il figlio, se non ricordo male, ha una soglia del 44% in partecipazione. Decisamente inopportuno. Il “sistema Torino” è un punto interrogativo. Questo è un punto di partenza per scoprire se effettivamente esiste o non esiste. Tre casi ci sono. Bisogna capire quanti sono in tutto. Fassino c’è da un anno e mezzo. La responsabilità di quel che è successo in un anno e mezzo ce l’ha. Il 2012 non l’abbiamo ancora analizzato, però la Martina c’era e continua ad esserci. Distaccarsi totalmente mi sembra un modo per scaricare la patata bollente e non assumersi la responsabilità politica, che Fassino ha in quanto sindaco e a capo di questa macchina.” Chiara Appendino, M5S Torino
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