Dopo essere già stato adottato da diversi paesi europei, come Austria, Germania e Ungheria, altri paesi come la Spagna si stanno preparando a implementare il “biglietto climatico”. Il concetto varia da paese a paese ma in sostanza tutti seguono la stessa idea: incoraggiare i cittadini ad abbandonare l’auto a favore del trasporto pubblico.
Un treno genera un ottavo dell’inquinamento di un’auto e ben 14 volte meno di un aereo. Ma i biglietti del treno possono essere molto costosi.
Per questo, alla fine del 2021, l‘Austria ha attirato l’interesse internazionale annunciando il lancio del suo “Klima Ticket”.
Per tre euro al giorno o 24 euro a settimana, i possessori di questo biglietto hanno accesso a viaggi illimitati utilizzando l’intera rete di trasporto del paese, compresi i treni principali. L’offerta è rivolta a tutti i residenti che possono sottoscrivere un abbonamento annuale (€ 1095).
All’inizio di giugno 2022, la Germania ha seguito l’esempio dell’Austria offrendo un abbonamento mensile con viaggi illimitati al prezzo di nove euro. Anche in questo caso l’obiettivo di questa sperimentazione, conclusasi mercoledì 31 agosto, è stato quello di ridurre l’impatto ambientale degli spostamenti all’interno del Paese. Secondo i dati dell’associazione tedesca dei trasporti pubblici VDV, avrebbe risparmiato 1,8 milioni di tonnellate di CO2. Anche diversi funzionari eletti ne stanno sostenendo l’estensione. E potrebbero benissimo vincere la loro causa, dato l’aumento dei prezzi del carburante.
Greenpeace, per comprendere e valutare la situazione in tema di accessibilità e costo del trasporto pubblico in Europa, ha raccolto e analizzato dati su 30 Paesi e capitali europee, classificandole in base a 4 semplici criteri: disponibilità del biglietto climatico o multimodale e semplicità del sistema di biglietteria; costo del biglietto; presenza di riduzioni per alcune categorie di persone (studenti, famiglie, anziani, disoccupati, rifugiati, persone con disabilità, ecc.); ammontare dell’IVA sul trasporto pubblico.
Nonostante ci siano differenze sostanziali fra i diversi Paesi, l’analisi di Greenpeace mostra come il biglietto climatico perfetto ancora non esista in Europa. Oltre al Lussemburgo e a Malta, che hanno reso il trasporto pubblico gratuito, solo Austria, Germania e Ungheria hanno introdotto biglietti relativamente economici utilizzabili su tutto il territorio nazionale, con un costo medio inferiore ai 3 euro al giorno. In fondo alla classifica si trovano Bulgaria, Croazia e Grecia. Sempre nel rapporto di Grenpeace vediamo il nostro paese collocato al ventunesimo posto, dato che non ha un sistema di biglietti unico e ogni azienda del trasporto pubblico ha il proprio. In Italia, finora, solo Bari ha sperimentato un abbonamento annuale per il trasporto pubblico cittadino a 20 euro l’anno. L’iniziativa potrebbe essere replicata in tutta Italia: un biglietto climatico valido per mezzi pubblici e treni su tutto il territorio nazionale. Allora sì che inizieremmo a rivoluzionare per davvero la nostra mobilità!