“E’ curioso quello che Matteo Renzi scrisse nel suo libro “Oltre la rottamazione”, pubblicato l’anno scorso: “Ma, al netto delle questioni terminologiche, capisco che il virus del politichese ha preso anche qualcuno dei miei. Nella politique politicienne il mors tua vita mea è un valore indiscutibile. Per cui se vogliamo farci spazio dobbiamo fregare quello che sta davanti a noi. No, grazie. È uno stile che non mi appartiene. Non è cosa per noi. Io mi ostino a credere che i tempi siano cambiati. Sarà una mia beata ingenuità, ma credo che essere leali non soltanto sia eticamente giusto. Ma sia anche conveniente. Non è solo per amicizia personale verso Enrico Letta che mai accetterei di fare il segretario del Pd per avere in mano la vita o la morte del suo governo. Ma è anche per una questione di dignità. Qui in ballo non ci sono semplicemente le carriere politiche o le ambizioni – del tutto legittime, s’intende – di singoli esponenti politici. Qui in ballo c’è l’Italia, che è il mio, il nostro Paese. Fare il tifo per l’Italia impone oggi di fare il tifo per Letta”. Chi è il buffone?”.
Paola L., Verona
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