“La Repubblica del “non fare“. Dove la politica sceglie di non scegliere e tira avanti per sopravvivere. In questi giorni il Parlamento sta dando un’immagine indegna di se stesso. Accordi che si fanno fuori dalle Aule (tra Verdini e Renzi). Sedute continuamente rinviate. La continua ricerca di accordi che stanno solo peggiorando il testo base della legge elettorale. Alla fine i partiti si ritroveranno tra le mani un pugno di mosche. Molti ci rimproverano di fuggire il compromesso. Spiegatemi perché far parte di questa logica al ribasso. Perché fare accordi che puntualmente peggiorano qualsiasi testo iniziale? Tra il “porcellum I” e il “porcellum II” non cambia nulla. L’italicum iniziale (che già era penoso perché senza preferenze), è stato ulteriormente “porcellizzato“. Il meccanismo di distribuzione dei seggi è folle, i premi di maggioranza posso andare addirittura ad un forza che ha solo il 5%. Il motivo per cui ci rivolgiamo frequentemente ai cittadini è questo: vogliamo confidare nel parere di una comunità di intelligenze che crede in un mondo migliore, non in un mondo “meno peggio“. La consultazione dei cittadini è l’unica speranza per non farci trascinare verso il pantano. L’applicazione del Movimento 5 Stelle, il vostro parere è l’unico modo per andare OLTRE.” Luigi Di Maio
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