Parliamo spesso di smart city, città intelligenti, quelle città che mettono in atto strategie di pianificazione urbana tese all’ottimizzazione e all’innovazione dei servizi pubblici.
Molto spesso il focus non si concentra sulle persone con disabilità. Una città per essere davvero intelligente, deve innanzitutto promuovere infrastrutture sociali che possano includere persone con disabilità.
Varsavia ci è riuscita e si è aggiudicata l’Access City Award 2020. Coinvolgendo le persone con disabilità e le loro esigenze, Varsavia è stata in grado di apportare un sostanziale miglioramento complessivo alle infrastrutture della città in un breve lasso di tempo.
“Con il premio Access City Award, le città vincitrici possono essere fonte d’ispirazione per altre città dell’UE e oltre che affrontano sfide simili”, ha dichiarato la commissaria europea per l’Occupazione, gli affari sociali, le competenze e la mobilità dei lavoratori Marianne Thyssen alla cerimonia di premiazione. “Varsavia, la vincitrice della decima edizione, è un modello per gli altri, dimostrando che si può fare molto in pochissimo tempo e che l’impegno può essere la chiave del successo.”
Il premio è stato lanciato dalla Commissione europea e dal Forum europeo sulla disabilità, come una delle azioni della strategia dell’UE sulla disabilità 2010-2020. La Commissione europea ha ricevuto 47 domande per l’edizione 2020. La città di Tartu in estonia ha ricevuto una menzione speciale per il suo approccio di base all’accessibilità.
Di seguito le città vincitrici delle scorse edizioni: 2011, Avila (Spain); 2012, Salzburg (Austria); 2013, Berlin (Germany); 2014, Gothenburg (Sweden); 2015, Boras (Sweden); 2016, Milan (Italy); 2017, Chester (United Kingdom) 2018, Lyon (France) and 2019, Breda (The Netherlands).