Candidare De Luca, impresentabile per la Commissione Antimafia, ineleggibile in conseguenza della Legge Severino, è uno spregio del Pd nei confronti dei cittadini campani. De Luca non potrà governare e verrà sospeso non appena ufficialmente eletto. Non potrà fare una giunta, neppure un atto amministrativo perché sarà già decaduto. La Campania sarà quindi paralizzata? Esiste solo una soluzione: ritornare subito al voto e impedire che De Luca si candidi nuovamente. Abbiamo intervistato l’avvocato Oreste Agosto che spiega perché De Luca è ineleggibile (e anche incandidabile) e che sottolinea come l’unica soluzione sia il voto popolare.
“Sono Oreste Agosto, avvocato specializzato nel settore del diritto amministrativo. Esercito la mia professione a Salerno, in Campania, a Roma e un po’ in tutta Italia. De Luca mi conosce bene perché ho affrontato la questione famosa Crescent, il cosiddetto mostro del Golfo di Salerno, per associazioni, comitati e per il MoVimento 5 Stelle. Noi ci preoccupiamo che agisca anche in sede regionale per cercare di sanare la problematica Crescent. Ricordiamo che in base al codice dei Beni Culturali a seguito di annullamento da parte del Consiglio di Stato, noi abbiamo vinto al Consiglio di Stato, delle autorizzazioni paesaggistiche del Crescent. L’opera è abusiva quindi va demolita. Se la legge è uguale per tutti, e lo deve essere, quest’opera non potrà mai concludersi. Col M5S abbiamo determinato la decadenza dell’ex sindaco de Luca dalla carica di sindaco dinanzi alle giurisdizioni ordinarie, per il famoso doppio incarico di sindaco di Salerno, di un Comune oltre 150.000 abitanti, nonché sottosegretario di Stato al Ministero delle Infrastrutture Trasporti con il governo Letta quando il ministro era Lupi.
De Luca, l’incandidabile
Abbiamo già svolto un’azione preventiva con la candidata in Campania Valeria Ciarambino, impugnando la candidatura di De Luca, perché ritenevamo che fosse incandidabile. De Luca nel mese di gennaio è stato condannato in primo grado dal tribunale penale di Salerno. Successivamente il prefetto di Salerno lo ha sospeso in base alla legge Severino per 18 mesi. Questa sospensione già vigente prima della sua candidatura gli avrebbe dovuto impedire di candidarsi.
VIDEO La rivelazione dell’avvocato Agosto: De Luca non poteva candidarsi
De Luca verrà sospeso automaticamente
Per la candidatura regionale la legge Severino lo rende incompatibile, nel momento in cui verrà proclamato eletto dall’ ufficio centrale regionale, presso la Corte di Appello di Napoli, di diritto De Luca verrà sospeso dalla carica di consigliere regionale e quindi di Presidente della giunta regionale. In quanto condannato per abuso d’ufficio in primo grado nel gennaio 2015, per la questione della termovalorizzazione di Salerno. E qui vorrei aprire un inciso: la questione del termovalorizzatore, lui per due anni, il sindaco De Luca, è stato commissario straordinario, quindi organo di governo, e ha speso oltre 40 milioni di euro senza risolvere e senza fare questo termovalorizzatore. Quindi quando si parla di buona amministrazione di De Luca si dicono cose inesatte.
La vittoria di Pirro di De Luca
La vittoria di De Luca è una vittoria di Pirro. Perché noi avevamo detto prima, con il M5S dinanzi al Tar Campania Napoli: “Che senso ha far candidare un soggetto come De Luca, tra l’altro già sospeso, che verrà di nuovo sospeso dal presidente del consiglio e non potrà quindi costituire un organo di governo della regione Campania?“. Non c’è stata risposta, adesso De Luca non potrà fare nulla perché nel momento in cui viene proclamato eletto è sospeso di diritto. Questo l’abbiamo detto come M5S e lo ha confermato la Cassazione il 26 maggio con la questione de Magistris, dicendo che la sospensione è opera di diritto. Noi l’abbiamo sostenuto dinanzi al Tar Napoli, ce lo ha confermato la Cassazione, e quindi il provvedimento del premier è un mero atto di accertamento che decorre “ex tunc” quindi retroattivamente, nel momento in cui De Luca è proclamato eletto. Con la proclamazione lui non potrà fare nulla. Poi sarà il MoVimento a valutare le azioni politiche e giudiziarie che riterrà opportune. Quando dico “non potrà fare nulla” dico che il presidente De Luca non potrà nominare la giunta regionale, quindi l’organo di governo della regione Campania.
Tornare subito al voto in Campania
Di conseguenza vedo un’unica soluzione: ritornare alle urne. Alla regione Campania si ritornerà a votare.. L’articolo 8 della Severino in riferimento al procedimento dei componenti degli organi regionali, prevede un meccanismo nel quale partecipano il prefetto di Napoli e il Presidente del Consiglio di Ministri.che dovranno prenderne atto ed emanare un provvedimento di accertamento dell’intervenuta sospensione del diritto di De Luca per la condanna in primo grado non definitiva. La sospensione opera di diritto, e il meccanismo è automatico, il “provvedimento“, si tratta in realtà di un mero accertamento del Presidente del Consiglio dei Ministri, null’altro. Ma la sospensione è connaturale nel momento in cui si assume la carica di consigliere regionale che è sospeso di diritto, quindi è un mero accertamento retroattivo. Quindi essendo sospeso di diritto, tutto quello che farà De Luca sarà illecito, illegittimo e comporterà anche delle conseguenze, eventualmente penali. Se il prefetto di Napoli o il premier non dovessero osservare la legge Severino, si aprirebbero scenari di responsabilità penali in capo al Presidente del Consiglio dei Ministri e al Prefetto.
A meno che il Pd, in un momento di follia, non ritenga di cambiare ad personam la legge Severino per De Luca, per me l’unica alternativa è di ritornare subito al voto in Campania.“