“In queste elezioni regionali, il Movimento 5 Stelle ha compiuto un’impresa storica. Siamo ora la seconda forza politica del Paese a pochi punti dal Pd, che nonostante i rimborsi elettorali, le macchine di partito, i 200 candidati in ogni regione, ha ottenuto un risultato peggiore di quello di Bersani nel 2013: il 23%.
In questo momento andrebbe messa in evidenza la vittoria dei temi non delle persone o delle strategie. I cittadini hanno deciso di sostenere il MoVimento perché anche in Italia si sta affrontando finalmente il tema del Reddito di Cittadinanza, dell’abolizione di Equitalia, della difesa dei piccoli e medi imprenditori. Se le persone credono in questo progetto, è anche perché c’è una forza politica che ha rinunciato ai finanziamenti elettorali, pari a 42 milioni di euro, scelto di abolire tutti i suoi privilegi e di destinare i proventi derivanti dal taglio degli stipendi, delle auto blu, dei vitalizi e delle pensioni, ad un fondo di microcredito per creare nuove imprese. Siamo gli unici credibili.
VIDEO Di Maio: “Solo il M5S ha le mani libere”
Ritengo surreale che da giorni si parli dell’ipotesi di un MoVimento senza Grillo o del fatto che si vogliano fare accordi per le poltrone nelle Regioni dove siamo appena entrati.
Lo dico una volta sola: per me questo MoVimento non può esistere senza Beppe Grillo e le alleanze si sono sempre fatte sui temi, non sugli assessorati. Se vorranno votare le nostre leggi ci farà piacere, se saranno buone, voteremo quelle loro.
Noi non siamo la stampella del Pd, ma l’alternativa ai partiti di destra e di sinistra. Quelli che fingono di combattersi nei talk show, ma sono sempre pronti a mettersi insieme per ottenere posizioni di potere: vedi Salvini che si allea con Alfano in Liguria e Lombardia.
Il M5S è una comunità di persone che cresce intorno ai temi, non intorno al leaderismo. Le ammucchiate non ci interessano. Siamo sempre stati coerenti su questo, e con il risultato di queste elezioni i cittadini ci chiedono di andare avanti proprio in questa direzione.
Andremo al Governo, è questione di tempo. Intanto costringiamoli ad approvare il Reddito di Cittadinanza in Parlamento e cambiamo questo Paese una volta e per tutte.” Luigi Di Maio