di Beppe Grillo e il suo Neurologo – Abbiamo assistito al lento accumularsi disgregato di grumi politici fatti dalle immutabili e ricorrenti paure ed egoismi dell’uomo. Cambiano nome, idee e proclami perché la loro pasta è l’equivalente della plastica nel mondo delle idee, sono idee monotone, vigliacche e profondamente reazionarie che una volta prodotte non scompaiono più. Come la plastica ne viene modificata la forma senza alcun riferimento a quella precedente: dalla bottiglietta contenente acqua di montagna alla tazza del cesso, dal progresso dei popoli all’isteria reazionaria. Sono formazioni politiche non biodegradabili, mentre il Movimento lo è: assicurare che ciò sia mantenuto per il futuro rappresenta il mio scopo principale in qualità di Garante del Movimento 5 Stelle.
Uno degli aspetti più paradossali della recente politica italiana è stata la trasformazione da Lega Nord a Lega non più Nord. Credo che alla base di questo fenomeno vi sia una non biodegradabilità di quell’entità, permettetemi di utilizzare un termine ancora in via di definizione.
La Lega Nord nasceva da due istanze: il federalismo e la superiorità morale e sociale dei padani. Similmente gli attuali rappresentanti della sinistra provenivano da posizioni diametralmente opposte rispetto a quelle ultra liberiste sostenute oggi.
Quando qualcosa smarrisce oppure esaurisce il suo scopo, funzione, natura e struttura, tende verso due possibili percorsi:
- La biodegradabilità, disciogliersi fino a delle componenti elementari basiche, in grado di rientrare nel circolo naturale delle cose.
- Cambiare la propria forma mantenendo la propria struttura essenziale, come la plastica, non più riciclabile (non biodegradabile) ma insistendo, pur stravolta, sull’ambiente.
Prima di oggi ero convinto che il concetto di inquinamento fosse legato ai materiali, a particolari strutture chimico – fisiche delle cose, oggi mi rendo conto che è un concetto valido anche per le idee. Che cosa sono le idee, i pensieri? Quando ci chiediamo se esisterà la mente artificiale dimentichiamo di porci una domanda: se i prodotti dell’uomo sono artificiali questa proprietà è attribuibile anche alle sue idee? Una formula matematica, un’aforisma o l’intero Idiota di Dostoevskij potrebbero mai essere attribuiti ad un processo puramente naturale? In termini termodinamico – statistici è estremamente improbabile. Per quanto sia difficile da ammettere anche la Lega Nord e le sue trasformazioni appartengono al mondo delle idee, prodotto esclusivo della mente umana, e forse in quanto tale artificiale ed a rischio di non essere biodegradabile.
Se una mela non viene mangiata tornerà polvere, ma questo destino sembra non valere soltanto per la plastica, anche per certi grumi di concetti. Il grumo concettuale della Lega non è il federalismo oppure il nord, è semplicemente paura mista ad ignoranza: qualcosa che è sempre esistita e sempre esisterà.
La Lega di Bossi e quella di Salvini sono forme diverse dello stesso materiale plastico (paura ed ignoranza appunto) così come la sinistra frou frou è composta dal progressismo “sino a dove posso permettermelo io”. In questo modo nel panorama politico si accumula una quantità di rumenta non riciclabile che inquina, snaturandolo, il percorso naturale delle idee destinandolo a divenire sempre più rigido e pertanto incapace di un reale adattamento.
Un panorama politico inquinato destinato ad uccidere il suo habitat, la democrazia; il Movimento è biodegradabile, tale deve restare e tale sarà il mio impegno in quanto garante.