Nelle città, intorno a noi, esiste un mondo separato. Un mondo di orchi, di ciechi, di vittime. Gli orchi sono squallidi delinquenti che sfruttano i bambini. I ciechi siamo noi. Noi quando ci voltiamo dallaltra parte. Le vittime sono bambini di cinque/otto/dieci anni che chiedono lelemosina ai semafori. O nelle metropolitane suonando un violino e vergognandosi di chiedere la carità abbassando gli occhi. Bambini picchiati se non raccolgono qualche centinaio di euro al giorno. Bambini costretti al furto. Importati in Italia per prostituirsi pubblicamente in strada.
Una volta, alla vista di un bambino solo, in difficoltà, lo si prendeva per mano. Gli si chiedeva il nome. Lo si accompagnava dai vigili, alla polizia, in chiesa. Gli si offriva una caramella, un gelato, una carezza.
Tra i ciechi e i delinquenti cè una differenza sottile, sempre più sottile. Impalpabile.
A Milano, davanti a un cimitero, quello di Musocco, i bambini dellEst sono merce a buon mercato. Dai 20 ai 100 euro per prestazione. E certo merito della globalizzazione. Una volta costavano di più e si correvano maggiori rischi. Adesso è tutto più facile, più comodo. Non cè bisogno di andare allestero per godere dei piaceri della carne. Tra qualche anno li ordineremo da casa.
Oggi voglio fare pubblicità a un numero: il 114, per lemergenza infanzia. Se siete testimoni di un abuso su un bambino, non voltatevi più da unaltra parte, ma telefonate al 114. Fatelo per voi, oltre che per i bambini. Vi sentirete meglio, dopo.
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Scarica "La Settimana" N°36 del 11 settembre 2006 |
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