Legge Disposizioni per la parità di accesso ai mezzi di informazione durante le campagne elettorali e referendarie e per la comunicazione politica, detta anche par condicio, articolo 2, comma 1:
Le emittenti televisive devono assicurare a tutti i soggetti politici con imparzialità ed equità laccesso allinformazione e alla comunicazione politica.
Propongo un piccolo cambiamento all’articolo 2, comma 1. Sostituirei laccesso con il divieto. Se rileggete il comma dopo il cambiamento i vostri polmoni si riempiranno di aria pura come neanche sul Karakorum liberati dal Pm10 dei politici.
I tg sono diventati una rassegna di ridolini in doppio petto che ogni sera devono apparire con un tempo contingentato e in rapida sequenza per la durata di un quarto dora e dirci la loro sul tema del giorno.
Gheddafi ci chiede dei soldi? Ecco pecoraroscaniofassinofiniprodimastelladilibertocasini che pontificano sulla Libia e lIslam.
La Francia si oppone allacquisto di Suez da parte dellEnel? Ecco buttiglionegiovanardidipietrodalemaberlusconifinitremonti che precisano su norme comunitarie e libera concorrenza.
C..o ma come fanno a sapere tutto e a dircelo in 10 secondi?
La legge sulla par condicio è un attentato allintelligenza umana. Non si può applicare una legge simile solo a fine legislatura, dopo cinque anni in cui chi dispone delle emittenti televisive ha fatto ciò che ha voluto.
O si applica sempre o non la si applica.
E come se nel campionato di calcio ci fosse lantidoping solo per le ultime due partite.
Comunque la par condicio è un concetto vecchio, superato, della metà novecento. Appartiene alla televisione, alla censura.
In Rete la par condicio non cè e ognuno si informa come gli pare, approfittiamone.
Ps: il mio spettacolo a Catanzaro è stato anticipato di un giorno, si terrà il 16/3 al posto del 17/3