Il Comune di Padova, almeno nei propositi, è l’opposto della Prestigiacomo, tutta inceneritori e centrali nucleari. Energie alternative, diminuzione del C02, efficienza energetica, risparmi per i portafogli dei cittadini. Padova potrebbe gemellarsi con Kyoto se ottenesse i risultati che ha dichiarato. A Padova c’è Sant’Antonio, i padovani facciano però come San Tommaso, verifichino le promesse del Comune. Se le manterrà, allora “chapeau”. Loro non molleranno mai, noi neppure.
“Il Comune di Padova, ha adottato un Piano di Efficienza Energetica Comunale. Il Comune è partito da una valutazione dei consumi storici, degli impianti esistenti e delle tecnologie. Obiettivi: la riduzione dei consumi, il contenimento di CO2 in atmosfera, il risparmio economico per la pubblica amministrazione e il raggiungimento degli obiettivi del protocollo di Kyoto.
Il Piano è in fase di attuazione e prevede: la sostituzione di tutti gli apparecchi illuminanti obsoleti e delle relative lampade a bassa efficienza della pubblica illuminazione; la sostituzione delle lampade ad incandescenza degli impianti semaforici con lampade a LED, che consumano l80% in meno a parità di luce emessa; la sostituzione dei veicoli in dotazione al Comune con mezzi bifuel; la realizzazione di più impianti a metano in città; la realizzazione di un generatore fotovoltaico in un parcheggio scambiatore; linstallazione di pannelli solari per il riscaldamento dellacqua in diverse scuole e impianti.
Il piano prevede una valutazione dellefficienza energetica elettrica e termica di 110 edifici di proprietà comunale, 22 tra scuole dellinfanzia e asili nido, 57 scuole dellobbligo, 16 uffici pubblici e 15 impianti sportivi. Si è deciso di sostituire le lampade ad incandescenza o alogene con quelle fluorescenti; di installare sensori di presenza e interruttori a tempo per il controllo automatico delle luci; di sostituire le caldaie a gasolio con quelle a metano; di migliorare ove possibile la coibentazione degli edifici.
Solo rimanendo al dato relativo alla pubblica illuminazione cè da rimanere senza parole! Alla fine degli interventi di riqualificazione energetica si otterrà un risparmio di energia elettrica pari a 6.543.000 Kwh all’anno, per oltre 600.000,00 euro di risparmio sulla bolletta del comune, ai cui dati bisogna aggiungere una riduzione delle emissioni di CO2 pari a 4.318 tonnellate all’anno.”
A cura di Marco Boschini, www.comunivirtuosi.org