I rifiuti sono un incantesimo. Non esistono. Il Comune di Capannori lo dimostra. Un passo alla volta si può arrivare a “Rifiuti zero” e riciclare e guadagnare con il riciclo. Se ci riesce Capannori, perchè non possono farlo anche altrove? Anche gli altri Comuni, invece di avvelenare cittadini, cibi e ambiente con gli inceneritori? Già, perchè? I consigli comunali a chi rispondono? A quali interessi? E perchè non vogliono farsi filmare durante le sedute pubbliche? Timidezza? Loro non molleranno mai, noi neppure.
“Capannori è il primo comune in Italia ad aver aderito alla strategia rifiuti zero.
In questi anni Capannori ha dimostrato che laumento dei rifiuti non è un dato immodificabile.
Il Comune ed ASCIT (lazienda locale che si occupa della raccolta dei rifiuti) hanno avviato una riorganizzazione del servizio. Hanno eliminato tutti i cassonetti ed attivato la raccolta domiciliare porta a porta, con la consegna a tutte le famiglie degli strumenti per la raccolta differenziata.
A Capannori il porta a porta è consolidato per 26 mila dei 45 mila cittadini, con oltre l80% di differenziazione.
Con la raccolta differenziata dal 2004 al 2007 sono stati avviati a riciclaggio 56.861 tonnellate di rifiuti.
Dallavvio del porta a porta cè stata una riduzione dei rifiuti indifferenziati di oltre 10.000 tonnellate.
Grazie alla sola raccolta differenziata della carta nel 2007 si è risparmiato labbattimento di 100.000 alberi, il consumo di 2.85 milioni di litri di acqua, lemissione di 9.100 tonnellate di CO2. Per un termine di paragone, 2.85 milioni di litri di acqua risparmiati equivalgono al risparmio idrico del consumo annuo di 31.647 cittadini.
Nel 2007 sono state raccolte 15.723 tonnellate di materiale differenziato. In Provincia di Lucca il costo medio di conferimento dellindifferenziato è di 160 euro alla tonnellata. Se queste 15.723 tonnellate fossero finite nel circuito dei rifiuti indifferenziati sarebbero stati necessari 2.515.680 di euro per il loro smaltimento.
La spesa di conferimento agli impianti di riciclaggio delle 15.723 tonnellate è stata invece di 507.688 euro. Inoltre, va considerato che la carta è una risorsa. Infatti, dalla vendita delle 6.439 tonnellate di carta raccolta sono stati ricavati 340.010 euro: il risparmio è di 2.348.000 di euro.
Il porta a porta necessita di un numero più elevato di operatori. Dallinizio di questa raccolta ad oggi ci sono state 30 nuove assunzioni.
Con i risparmi ottenuti dal non dover smaltire i rifiuti indifferenziati, oltre a coprire i costi delle nuove assunzioni, il Comune ha riconosciuto una riduzione della tariffa ai cittadini, pari al 20% sulla parte variabile.”
A cura di Marco Boschini, www.comunivirtuosi.org
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