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Un ministro della Repubblica Italiana, Lunardi, disse che con la mafia bisogna convivere. Ma per convivere con qualcuno o con qualcosa bisogna prima definire cos’è. E cosa sono le mafie oggi? Di quanti parlamentari, sindaci, assessori dispongono? Le mafie fanno eleggere i loro uomini democraticamente in Parlamento. Sono presenti nei consigli di amministrazione delle banche, delle grandi industrie, delle società immobiliari. Ovunque ci sia la possibilità di riciclare centinaia di miliardi di euro.
In un anno le mafie italiane producono un fatturato di 130 miliardi di euro (stima 2003). Il 70% è profitto, possono reinvestire quasi 100 miliardi all’anno. Comprare ciò che vogliono, chi vogliono. La vita e la morte di un uomo.Trasformare il loro denaro in attività all’apparenza rispettabili. Il PIL delle mafie italiane è superiore a quello dei medi Stati del mondo. Più di quello della Croazia o della Romania. Le mafie sono il più importante e sicuro datore di lavoro (pagano sempre) nel Sud. Grazie alle mafie vivono in modo diretto o indiretto il 27% dei calabresi, il 12% dei campani, il 10% dei siciliani (*). Chi ti dà il pane quotidiano, in mancanza di alternative, diventa il tuo padrone. Le mafie sono la più importante industria del Paese e il primo datore di lavoro nel Mezzogiorno.
Al fatturato diretto delle mafie va aggiunto il fatturato ottenuto dai loro investimenti attraverso il riciclaggio. Nell’ultimo decennio, la somma dei profitti è stata pari a circa 1.000 miliardi di euro. Quanto rendono 1.000 miliardi di euro riciclati in termini politici, finanziari, di influenza sul Governo? E’ necessario capire se esiste ancora un confine, e qual è, tra mafie e Stato, tra economia “pulita” e economia mafiosa. Se esiste ancora un’economia “pulita”. Se l’economia di uno Stato può sopravvivere senza la partecipazione dei capitali mafiosi. Se è lo Stato a dover convivere con le mafie, o le mafie con lo Stato. Se lo Stato è diventato mafioso dentro, o le mafie sono diventate governative, tutrici del’ordine costituito. Mangano eroe insieme a Borsellino nel Pantheon della Patria. Andreotti senatore prescritto a vita per mafia e per meriti di governo.
I soldi non sono democratici, chi li ha comanda nelle democrazie capitaliste e oggi li hanno le mafie. Dobbiamo domandarci se esiste ancora qualcosa che non sia definibile come mafioso. Se dalla convivenza con le mafie si sia passati a una lenta integrazione che diluisce e inghiotte tutto e tutti.
(*) Dati tratti dal libro “Mafia Pulita” edito da Longanesi
Ps: le boe sono rosse. Ripeto: le boe sono rosse.