di Beppe Grillo – Vorrei parlarvi un po’ di nani, un argomento che mi ha sempre affascinato, ma non per prenderli in giro, o meno per fare satira , ci mancherebbe… ma questi nani giganti dentro, che attraversano la nostra vita senza che noi ce ne accorgiamo, impregnano la nostra vita di cose straordinarie, e noi siamo abituati ormai con nanetti, così, senza nessun tipo di morale, di carisma o di antropologia filosofica; io ho bisogno di immergermi in cose così.
Oggi, 12 febbraio, ricorre il duecentoquattordicesimo anniversario della morte del più grande gigantesco nano della storia, Emmanuel Kant , questo ometto di un metro e 57 che ha scritto delle cose straordinarie. Nasce a Königsberg ma adesso si chiama Kaliningrad, un paesino, suo padre è un sellaio, una famiglia umile, impara il greco, il latino …non vi sto a menarla.
Inventa l’illuminismo, cioè tutte queste cose meravigliose, che oggi abbiamo dentro, lo dobbiamo in grande parte a questo ometto di un metro e 57 di Königsberg . Allora inventa questo illuminismo in un momento che era tutto religione, tutte cose che non si capivano, fa studi e arriva all’imperativo categorico, ovvero agisci come se la massima della tua azione dovesse diventare legge universale, cioè è un po’ la legge dei gabinetti “ lasciate questo posto come desiderereste trovarlo quando ci entrate” è semplice questa massima potrebbe essere applicata a tutte le nostre relazioni con gli altri, coi vicini, mentre guidiamo, con gli extra comunitari.
Lui da piccolino, lì a casa sua, inventa queste cose, comincia a parlare di queste cose, parla della globalizzazione buona, per esempio “trasforma il tuo nemico in un cliente” in un cliente, aveva già l’idea del commercio globalizzato internazionale, il diritto internazionale; la difesa, la somma di federazione di repubbliche insieme per garantire la pace, lo scrive nella pace perpetua, inventa l’Onu, il diritto internazionale, fa studi su tutti i popoli del mondo.
Questo ometto qui fa delle cose di cui noi siamo ancora impregnati . Ma la cosa stupefacente, che non mi capacito, è che non si è mosso di casa, senza uscire; oggi tutta questa velocità, tutto in supervelocità, treni ad alta velocità, andiamo in posti sempre più distanti per starci sempre il meno possibile; questo eccesso di informazione, ci scambiamo informazioni e alla fine non sappiamo quasi più nulla.
Lui da casa, questo 1.57, inventa le cose per cui vale la pena vivere, per cui vale la pena battagliare, pensate che sulla sua tomba, io sono andato a vederla, c’è scritto – si è fatto cremare, ci sono le sue ceneri – c’è scritto: in alto le stelle e dentro la legge morale.
Cioè era del movimento 5 stelle!
Guarda non posso negarlo, era del movimento 5 stelle, è lui che l’ha inventato, noi siamo dei piccoli principianti che andiamo avanti, ma per dirvi che tipo di nano era, invece noi oggi siamo abituati ad altri nani, lui era un nano gigantesco, noi abbiamo dei nani nani, degli psiconani , nani proprio di mentalità, con una visione del mondo di 10 centimetri.
Allora, pensate un attimo se non ci fosse stato Kant, che cosa avremmo perso, ci saremmo persi l’Onu, ci sono saremmo persi le nazioni unite, il diritto internazionale, ci saremmo persi la morale, ci saremmo persi un sacco di cose, la globalizzazione buona, pensate cosa ci saremmo persi senza Kant, e pensiamo invece cosa ci saremmo persi senza Berlusconi, senza lo psiconano ci saremmo persi il grande fratello, ci saremmo persi il gabibbo, porta a porta, e ci saremmo persi un mare strepitoso di ignoranza in cui è caduto questo paese!
Quindi io vi abbraccio, al prossimo filosofo.