“Fra dieci giorni me ne vado in Germania. Fino a un anno fa non ci avrei mai scommesso un euro sulla mia emigrazione. Pensavo toccasse agli altri, pensano non potesse riguardarmi. Appena laureato ero convinto di potermi mangiare il mondo. Roma, la mia città, dove sono cresciuto e ho studiato, la mia famiglia, i miei amici. E invece devo lasciare tutto e partire. Una laurea in lingue con 110 e lode non basta per stare in Italia. In quest’anno da laureato ho collezionato 3 mesi di stage con un rimborso spese da 250 euro (per 8 ore di lavoro al giorno) e 9 mesi di attese inutili. Un mese da, quasi per scherzo, ho iniziato a cercare soluzioni all’estero: fra un mese inizio a lavorare in Germania a 1450 euro mensili in un’azienda giovane dove i giovani hanno le loro chance. In Italia, invece, i giovani sono sempre giovani. Mentre i vecchi non invecchiano mai. Ciao Italia. Io me ne vado”. Francesco I.