“Voglio dirvi cosa è stata per me la fame. Restare senza un lavoro. Non trovare nulla neanche da fare le pulizie. I soldi che cominciano a finire anche se spendi sempre meno e solo al discount. Quando non cè qualche offerta di lavoro a cui rispondere sei in giro senza fare niente e ti senti una cosa inutile. Guardi la gente che corre al lavoro o indaffarata per commissioni, e fingi di essere indaffarata pure tu, perché un po ti vergogni anche se sai che non è giusto. Poi i soldi che finiscono del tutto. Ho vissuto quei lunghi mesi con un amico, anche lui disoccupato. Dormivamo in macchina. Fa più freddo quando non hai mangiato. Con un grosso sacchetto di noci avuto in regalo e un po di pane siamo andati avanti in due per un mese. Ho perso 15 kg. Per fare la pipì andavo nei bagni di un pronto soccorso, non potevo farmi un caffè al bar per usare il bagno. Se avevamo un paio di euro entravamo al supermercato, due fette di affettato e un pezzo di pane confezionati, in modo da sapere il totale esatto, contare le monetine e non rischiare di doverli lasciare in cassa. Con i miei facevo finta di avere ancora soldi, non volevo farmi vedere disperata. Andavo a trovarli due volte la settimana, così mangiavo, cercando di non buttarmi sul cibo perché non si vedesse che dalla volta prima non avevo buttato giù quasi niente. Poi ho trovato un lavoro. il mio amico no, solo brevi lavori pagati un nulla. Lui è uno che ha sbagliato, e dopo la galera le porte sono tutte chiuse. In galera non ci vuol tornare, e ha problemi fisici. Non ci sono sussidi, Non cè niente. Sono anni che lo aiuto in tutto quel che posso, anche se il mio stipendio è piccolino. Si vergogna troppo a dirmi quando ha bisogno, così un paio di volte lo hanno raccolto per strada che era svenuto per la fame. Al mercato sotto casa, quando tolgono i banchi i vecchietti raccolgono gli scarti della verdura da terra. Fa male al cuore. Reddito di cittadinanza: urgente.” anonima mente
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