La legge 157 del 1992 obbliga le Province a vietare la caccia su almeno il 20% dei boschi e dei terreni agricoli istituendo delle “zone di rifugio” per gli animali selvatici. Tali zone, per definizione, dovrebbere essere costituite da ambienti idonei alla vita, all’alimentazione e alla riproduzione della fauna. La Provincia di Ravenna ha però uno strano concetto di zone idonee alla fauna selvatica. Ecco allora che aree di dubbia “naturalità” vengono dichiarate come “zone di rifugio” lasciando i cacciatori liberi di sparare nelle zone veramente adatte agli animali. E’ forse un modo per garantirsi un bacino di voti? Sarà mica che in questo modo, con una maggiore disponibilità di terreni, vengono distribuite più licenze di caccia? Ma se tutto ciò fosse invece regolare, anche la caccia di frodo assumerebbe dei contorni grotteschi!. Andrea De Franceschi consigliere regionale M5S Emilia Romagna, Pietro Vandini consigliere comunale M5S Ravenna
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