Gli Emirati Arabi e la città di Dubai vogliono guidare la rivoluzione tecnologica e fungere da modello ideale di smart cities. Il loro piano si chiama Area 2071: una strategia visionaria per il futuro, ma anche un luogo fisico.
Ma prima di capire di cosa si tratta facciamo un passo indietro, nella storia degli Emirati Arabi.
Dal 1853 al 1971 Trucial States era il nome dato ai sette stati che compongono gli attuali Emirati Arabi Uniti. Dopo settant’anni di appartenenza all’Impero britannico come protettorato, sei dei sette Stati ottennero l’indipendenza e nacquero gli Emirati Arabi Uniti. Prima dell’unione del 1971, i sette emirati, tra cui Abu Dhabi e Dubai, erano semplici aree governate dallo sceicco, con organizzazione tribale, sparsi lungo una costa che confinava con un deserto sconfinato.
Dal momento della sua formazione, la giovane federazione ha iniziato ad affrontare sfide significative nella regione del Golfo. Negli anni successivi, gli emirati hanno visto, a partire dagli anni ’90, una fortissima crescita economica che ha portato il paese ad una forte stabilità politica ed economica, che tutti oggi conosciamo.
Il 15 maggio scorso lo sceicco Mohamed bin Rachid Al Maktoum, vicepresidente e primo ministro degli Emirati Arabi Uniti e governatore di Dubai, ha inaugurato l’ “Area 2071”, definendola ” Un ponte verso il futuro, per soddisfare le esigenze umane. Riuniremo le menti più grandi del mondo. AREA 2071 è stata progettata per aiutare queste menti a prosperare, sia la prossima generazione di innovatori Emirati che i migliori talenti provenienti da tutto il mondo.”
L’Area 2071 è una piattaforma interattiva che raccoglie idee creative e riflette i partenariati tra settore pubblico e privato e gli innovatori, per sviluppare soluzioni creative al servizio dell’umanità e progettare un futuro migliore per le prossime generazioni. È un laboratorio aperto per imparare, sviluppare idee ed esperienze.
Situata a Emirates Towers, Area 2071 è stata progettata come un giardino futuristico (per coltivare cultura sana) dove scienziati, investitori, artisti e il pubblico in visita, possono trovare un ambiente favorevole all’innovazione e alla co-creazione. E’ un ecosistema progettato per liberare il potenziale delle persone, in modo che possano iniziare a risolvere importanti sfide umane su larga scala.
Il “2071” non è un numero scelto a caso: è l’anno che segnerà il centenario del Paese. Piano per il Centenario 2071, 5 Decenni, 4 Pilastri, ovvero: economia, sviluppo governativo, istruzione e coesione comunitaria.
L’idea di base è che “le generazioni future vivano una vita più felice in un ambiente migliore, con maggiori opportunità e una comunicazione più forte con il mondo. Il focus sarà ben inquadrato verso una tecnologia avanzata e ingegneria, con un sistema di valori morali per le generazione future. Vogliamo divenire un esempio a livello mondiale di tecnologia, sostenibilità e moralità”, ha commentato lo sceicco Mohammad.
Non ci resta quindi che attendere…il 2071.