Una qualunque
(15:00)
“Ho chiesto alle donne di Una qualunque di dirmi un po secondo loro chi era questa una qualunque e mi hanno detto delle cose molto belle, ne ricordo qualcuna:
Io sono quella che si è innamorata tante volte o una volta sola.
Io sono una qualunque.
Io sono quella che si fida troppo, ma non crede in niente e in nessuno.
Io sono una qualunque.
Io sono quella che è così ottimista da mettere su famiglia.
Io sono quella che porta il mondo sulla schiena.
Io sono quella che gli occhi li usa anche per piangere.”
Sabina Ciuffini
Intervista a Sabina Ciuffini, autrice di Unaqualunque.it
La possibilità di fare la differenza (espandi | comprimi)
Io sono Sabina Ciuffini e vi saluto, saluto tutti quelli che normalmente guardano il Blog di Beppe Grillo, saluto pure Beppe Grillo. Io nel mio piccolo ho pensato a una qualunque, che è un omaggio alle donne e indirettamente anche agli uomini, perché credo che tutti voi abbiate una bella fidanzata, una famiglia straordinaria, una mamma che amate. Questa differenza tra uomo e donna purtroppo diventa importante solo quando cè prepotenza e sopraffazione, sennò teoricamente il rapporto uomo donna dovrebbe essere una delle cose più dolci e meravigliose del mondo e ci dovrebbe riconciliare con la vita, purtroppo non sempre è così.
Una qualunque è un omaggio in particolare alle donne italiane, per me non è una qualsiasi.. è una qualunque di noi, una qualunque donna italiana che con tutta la sua saggezza, esperienza o tutto il suo entusiasmo giovanile, potrebbe fare moltissimo per sistemare le cose, in Italia.
Questa mattina ho letto prostituta uccisa, prostituta rumena uccisa per la strada da delinquenti comuni, etc., poi vado a guardare letà, 22 anni! Una ragazzina! Allora perché sul giornale, peraltro un giornale che dovrebbe teoricamente avere una sensibilità diversa non cè scritto ragazza? Ragazza di 22 anni, costretta a prostituirsi, uccisa e bruciata, no, cè scritto prostituta uccisa, perché? Allora mi chiedo, ma perché hanno scritto questo? Non posso crederci! E un business a cui certa gente non vuole né può rinunciare, e quindi si scrive prostituta e a un occhio distratto prostituta.. ma quella è una bambina, ha 22 anni, ma che non lo sappiamo?! Che le portano clandestinamente, le obbligano, le seviziano! No, niente, siamo distratti! Una qualunque di noi sicuramente sarebbe daccordo sul fatto che per dire non so, mentre cucini guardi la tv di Stato e vedi che ce la pubblicità del gioco dazzardo, cè un giovanotto tra due ragazze, un giovanotto dellapparente età di 25 anni e lo si incita a giocare a poker! Ma dico, stiamo scherzando?! Io voglio sapere, ma chi ci guadagna sopra? Allora abbiamo detto ragazze vendute, comprate, stuprate, abbiamo detto gioco dazzardo, poi, lo sapete benissimo, diciamo droga, di tutto questo nessuno si occupa. Allora io quando penso alle donne come me, che tra laltro sono assolutamente non connesse, bisogna che ci connettiamo, perché una qualunque di noi su alcuni problemi di base la pensa nella stessa maniera, sia che sia di destra, di sinistra, sia che sia bella, brutta, povera o ricca! Ecco, le donne hanno una scienza infusa, lo sappiamo, perché? Perché fanno tutte la stessa esperienza, almeno da un certo punto di vista e quindi hanno in realtà un DNA comune molto forte, che però ho come la sensazione che serva più che altro a mantenere in vita il pianeta, ma non certo a migliorarlo.
Nel senso che ancora non siamo riusciti a capire che potremmo davvero fare la differenza e questo fino a che ci sembrerà un privilegio. La possibilità di fare la differenza, siccome ai privilegi non siamo abituati, non siamo abituate, non ci si arriverà, ma quando finalmente ci renderemo conto che invece non è un privilegio, ma un dovere, noi lo dobbiamo, noi dobbiamo ai nostri mariti, figli, padri, agli uomini cattivi, agli uomini buoni, noi dobbiamo loro questa opportunità, noi dobbiamo fare assaporare a loro questo paradiso, come potrebbero essere serviti dalle donne?
Dal punto di vista della amministrazione della cosa pubblica? Loro sanno già come è essere serviti a casa, essere serviti a tavola, a letto, come servizi di assistenza alla salute, insomma, hanno già sperimentato, quindi se riuscissero a superare la loro miopia potrebbero capire che sarebbero molto più felici se si lasciassero servire anche dal punto di vista della amministrazione.
Le donne e il potere (espandi | comprimi)
Voi mi direte ma che cosa centra con il blog di Beppe Grillo? In effetti centra poco, anzi scusatemi, straparlo, perché mi sembra che anche Beppe, che è uno dei nostri figli più brillanti, perché devo dire che ha fatto una operazione straordinaria con questo 5 Stelle, cioè ha fatto qualche cosa che veniva ritenuto impossibile, però insomma il linguaggio è molto maschile e non è detto che maschile sia negativo, maschile è straordinario, ripeto, il maschile è andato sulla luna, ha inventato di tutto e di più, anche cose pessime, ma anche cose molto belle, il maschile è il motore del mondo degli ultimi due mila anni, poi prima non lo so. Ci sono un milione e 800 mila donne di più, in Italia, anche dal punto di vista proprio della convenienza politica, ma anche dal punto di vista del marketing di cui vengono tanto accusati quelli del 5 Stelle, voglio dire, noi donne siamo circa un milione e mezzo in più e di solito le elezioni si decidono su un milione di voti, e allora mi chiedo come mai così scarsa attenzione al problema? Noi vorremmo sentirci dire delle cose pratiche, ma non soltanto dal MoVimento 5 Stelle, anche dagli altri, che non ci pensano proprio.
Cioè vogliamo che ci dicano ok, daccordo, gioco dazzardo, non esiste, basta, non si può fare.
Le ragazze le dobbiamo tutelare, compravendita di carne umana sul nostro territorio no, non si può più fare.
LItalia è il giardino dEuropa, allora con la mafia come si fa? Certo non saremmo noi che possiamo sconfiggere la mafia, però potremmo dire la mafia fuori da qui, questo business qui non si fa, fatelo fuori.
Qua no! Intanto qui no! E io non voglio per strada vedere bambine! Non esiste questa storia, deve finire!
Ci sono altri temi da affrontare, per esempio tutto ciò che è sulle spalle delle donne. Quelle più stronze, quelle più sante, tutte quante alla fine abbiamo un parente da assistere, un adolescente da inseguire, un bambino da tirare su e quindi queste categorie, che sono quelle deboli, devono essere tutelate. Quindi non devono tutelare noi, ma loro, in modo che noi si sia un po più alleggerite, nelle nostre fatiche quotidiane, ma soprattutto nelle nostre ansie di tutti i giorni. Perché noi tiriamo su un figlio, lo mandiamo a scuola, dopodiché a 14 anni questo ragazzino o questa ragazzina iniziano a girare per la città, vogliamo fare un esempio? Milano, ma vale per tutte, che cosa cè a Milano? La cocaina, quintali! Noi li tiriamo su, facciamo fatica, da quando li partoriamo questi ragazzini e ragazzine, facciamo fatica, ma perché poi alla fine appena entrano nel mondo voi gli fate trovare questo incubo? Questo schifo? Non è moralismo, è buonsenso! Quelle sono risorse, sono risorse! Le ragazzine sono le future madri.
Allora primo punto: le donne vogliono sapere dai prossimi amministratori che si cambia religione, la vogliamo cambiare? La religione del business deve essere sostituita da qualche cosa di più umano, non cè niente di male a fare business, ma il prezzo, non si può fare business a qualunque prezzo, anche perché sennò poi alla fine il business è solo vostro.
Questo è il punto.
Dunque la questione del potere è una questione spinosa, cioè le donne non ne vogliono sentire parlare, hanno come una avversione, magari vogliono un po di potere in casa, decidere sulle pulizie piuttosto che in ufficio qualche cosa, insomma, decidere sulla organizzazione, ottimizzazione, ma non vogliono il potere, e in effetti le capisco, perché lideale sarebbe avere dei saggi, delle persone in buona fede, di grande cultura e etica, che appunto si dedicano alla amministrazione della cosa pubblica, rendendoci un ottimo servizio e lasciandoci libere non solo di allevare bambini, educare adolescenti e assistere anziani malati, ma anche di goderci questi mille mesi di vita, ottanta anni sono mille mesi, che è così che Dio o chi per lui ci ha dato il regalo.
Azione dimostrativa (espandi | comprimi)
Anche la qualità della vita conta, non è che possono stare tutto il tempo a litigare coi delinquenti. A parte questo proponevo un divertismant, perché forse si può proporre alle donne una specie di azione dimostrativa, da fare una volta sola, quante siamo? Un milione e 8 in più, non so se a queste elezioni, alle prossime, si potrebbe decidere tutte insieme, per esempio attraverso la rete del volontariato, attraverso proprio la rete selezioniamo 200 donne e in maniera assolutamente trasparente, di sana e robusta costituzione, di ottime competenze, di buon carattere, ne estraiamo a sorte 2025,quelle che servono e così niente primarie, competizioni, zero, dopodiché presentiamo le liste, le andiamo a votare, tutte quante insieme! E una volta che si vince si comanda, semplicemente, ma in questo caso comandare non sarà il comando maschile, ma saranno i comandamenti.
Naturalmente anche la nostra soglia di litigiosità, visto che non saremo più schiave, in quel breve periodo che faremo questo esperimento si abbasserà di moltissimo, e potremo dare un esempio, sempre che si sia in grado e soprattutto potremmo dare prova di fantasia, di creatività, anche perché il numero cè, è già lì pronto nel piatto, quindi se per un attimo sospendiamo tutte le nostre diatribe interne, tipiche degli schiavi che si litigano tra di loro, quel pezzo di lavoro. Investiamo in questo, io lo propongo, quindi appena siete pronte fatemelo sapere e sappiate che vuole poco, perché poi potremo usare la rete, le cartoline postali e le portinerie, le scuole, i teatri, i supermercati, il volantinaggio, ci mettiamo tutte daccordo.
Naturalmente io trovo che non saranno necessari i comizi, apparizioni in televisione, insomma, il passa parola basterà.
Chiaramente è una provocazione, però guardate che se ci pensate bene si può fare, quindi se non si fa la colpa è nostra.
Alcuni me lo hanno detto, noi non ci vediamo come classe sociale.. beh, in effetti non lo siamo, siamo persone e abbiamo paura, è giusto avere paura, perché se ci pensate io quando cerano le femministe ero valletta e guardavo lo stipendio, perché così avevo nella testa lidea che lindipendenza economica fosse un fatto importante, però oggi sono grata alle nostre sorelle maggiori, perché allora cera il delitto donore, mi sembra un po esagerato, se tu eri adultera venivi buttata in prigione, ma non tanto tempo fa, erano gli anni 60, io avevo 18 anni, era il 68 69, quindi sono molto grata alle sorelle maggiori che hanno fatto le loro battaglie, però posso capire che si abbia paura a parlare. Perché guardate per esempio che cosa sono riusciti a fare gli uomini, i nostri meravigliosi figli, brillanti, intelligenti, un po diabolici, cioè se prima comunque il rapporto sessuale con una donna aveva una valenza coinvolgente, importante, misteriosa, adesso dopo loperazione di marketing che è stata messa in atto in questi ultimi venti anni è una consumazione gratuita, cioè è semigratuita, hanno depotenziato in maniera drastica quello straccio di potere, quindi abbiamo regalato la fionda a Golia e questa è la nostra specialità.
Ho chiesto alle donne di Una Qualunque di dirmi un po secondo loro chi era questa una qualunque e mi hanno detto delle cose molto belle, forse ne ricordo qualcuna:
io sono quella che si è innamorata tante volte o una volta sola.
Io sono una qualunque.
Io sono quella che si fida troppo, ma non crede in niente e in nessuno.
Io sono una qualunque.
Io sono quella che è così ottimista da mettere su famiglia.
Io sono quella che porta il mondo sulla schiena.
Io sono quella che gli occhi li usa anche per piangere.
Concludo facendo i complimenti e esprimendo tutta la mia più profonda ammirazione per tutte le donne italiane, tutte quante, tutte quante, comunque la pensino e dovunque in questo momento esse siano e auguro a tutte noi di poter fare davvero il nostro dovere.