“Le direttive europee stabiliscono che la valutazione di impatto ambientale debba essere condotta solo in determinate circostanze, che nel caso del Terzo Valico sussistevano. È compito delle autorità nazionali assicurare la corretta applicazione della direttiva e predisporre la valutazione“. Con queste parole la Commissione europea risponde all’interrogazione parlamentare presentata dalla portavoce del Movimento 5 Stelle Europa Tiziana Beghin. L’opera ferroviaria ad alta velocità, i cui lavori sono iniziati nel novembre 2013, è di fatto fuori legge.
VIDEO 1 km di TAV costa 158 milioni e 712mila euro
I sospetti erano nati su segnalazione dell’associazione AFA (Amici delle ferrovie e dell’ambiente) e di alcuni attivisti e cittadini. La risposta della Commissione europea conferma che l’assenza di un approfondito studio di valutazione che determinasse l’impatto ambientale di quest’opera di 53 km, 37 dei quali in galleria, avrà conseguenze enormi sul parco naturale “Capanne di Marcarolo“, sito d’interesse comunitario che annovera la presenza di 27 habitat di interesse comunitario, dei quali 6 prioritari. La vecchia Valutazione approvata nel 2003 non comprendeva queste aree.
Il progetto preliminare aveva costi ambientali dell’opera sottostimati, mentre si sovrastimano quelli per il confronto con il trasporto su gomma. Come già denunciato dal MoVimento 5 Stelle quest’opera nasce per garantire appalti, cantieri, nomine, drenaggio di risorse pubbliche, malaffare. Un’opera che compare continuamente nelle intercettazioni per l’indagine sui grandi appalti della Procura di Firenze. Con un costo passato in vent’anni e senza aprire cantieri da 1,6 a 6,2 miliardi di euro per le attualizzazioni dei costi di realizzazione.
Adesso le autorità italiane competenti dovranno agire al più presto se non vogliono incappare in una nuova sacrosanta multa europea.” M5S Europa