Marco Pannella mi ha inviato questa lettera sulle Primarie dei Cittadini sullenergia. In realtà è dedicata alleccessiva natalità e ai pericoli che ne derivano per il nostro futuro.
E chiaro che siamo due tipi diversi. Se dipendeva da lui ci saremmo già estinti, se fossero tutti come me, che ho sei figli, saremmo 25 miliardi
Caro Grillo,
tu conosci quanto mi siano propri ispirazioni, obiettivi, urgenze che proponi e che tanta presa di coscienza, di dibattito e di consenso stanno suscitando; a cominciare dalle fonti rinnovabili per andare alla riduzione degli sprechi, al far tesoro della spazzatura che sommerge e inquina il mondo, alla promozione ed alla tutela dei produttori indipendenti. Scusami ma non ce lho fatta, con i casini nei quali sono stato impegnato, diciamo totalmente, a scriverti prima sul tuo documento sulle risorse energetiche.
Comunque non tutti i mali vengono per nuocere, il documento è utile, prezioso, ma (mi) urge anche altro.
Beppe, quanto, cosa, come consumiamo e produciamo è il problema che con e grazie a te si può sperare ora di affrontare; per tentare di tappare le falle aperte da decenni di politiche energetiche sciagurate, dove il petrolio è stata la benzina della corruzione dei partiti e degli Stati, della creazione e del mantenimento di dittature sanguinarie. Ma alla base, allorigine di tutto, dobbiamo chiederci e sapere: tutto questo per chi è, di chi è? Insomma Quanti siamo? Energia, per chi? Quanti? per 3, 6, 9, e via crescendo, miliardi di persone, di consumatori?
Se il nazicomunismo cinese non avesse stabilito da generazioni di nazisticamente impedire la natalità, sterminando con la forza dello Stato feti e neonati, e genitori colpevoli, a che punto di già non saremmo?
Se non imbocchiamo subito la strada di un rientro dolce della popolazione del pianeta da 6 miliardi di persone più o meno alla metà nellarco di 4 o 5 generazioni, di un secolo, continueremo ad esser travolti dallo tsumani natalista, che ha visto alleati nei decenni precedenti sia i poteri fondamentalisti clericali, Vaticano in testa, sia il Potere dellImpero sovietico e quelli fascisti, nazisti, totalitari di ogni tipo, che hanno imposto e impongono allumanità di procreare, di moltiplicarsi bestialmente, irresponsabilmente, condannando centinaia di milioni di bambini a morire di fame, stenti, guerre
Insomma, una energica, immediata politica demografica di rientro dolce mi appare come coessenziale per realizzare politiche di risparmio energetico e di investimento sulle fonti rinnovabili per il futuro del nostro paese il documento sulle risorse energetiche.
Lo ripeto: fascismo, nazismo, comunismo stalinista, fondamentalismi vaticani, talebani, e quelli nazionalisti e razzisti hanno rilanciato in questi giorni dissennate politiche nataliste.
Oggi, in questi giorni, in Italia i programmi elettorali, i congressi dei partiti recitano un dogma comune: la difesa della famiglia. E per famiglia intendono la riproduzione continua, intensificata, statalmente incentivata, con milioni di mancia ad ogni bebé, sovvenzioni e detassazioni alla famiglie più numerose
Non una voce si alza contro, a parte i
soliti
Radicali? Rosa nel Pugno? Margherita e Udc, Mastella e Lega trainano possenti, a rimorchio F.I. e in ginocchio perfino i DS, Verdi e Comunisti distratti.
La famiglia? Quale? Quali diritti sociali, etici, politici per i suoi costitutori, donne e uomini di ogni latitudine, colore, opinione, religione? Beppe: anche tu hai letà per ricordare – siamo ancora in tanti – ma stiamo per essere travolti se gli altri, i giovani non sanno: Dio, Patria, Famiglia. La bomba non è quella nucleare, se non in termini di rischio, di pericolo. Ma la bomba demografica deflagra da più di un secolo e sul suo cammino distrugge tutto: natura, umanità, pianeta, appesta il mondo e i suoi dintorni.
Lanciamo anche questo SOS, questo MayDay? Io sono pronto, da tempo a dare una mano, e di più. Dai tempi del Club di Roma, quando proponemmo Aurelio Peccei (e chi sarà mai?) a Presidente del Consiglio
Ma che disastro quella genìa di sessuofobi, di assolutisti, di disperati, di blasfemi accumulatori di ori e di poteri, di impotenti e prepotenti, sbarcati, di nuovo, da una sponda allaltra del Tevere, e che disperazione i potenti, prepotenti, impotenti di qui, che hanno loro spalancato porte e portoni del Palazzo e delle loro storie, e coscienze!.
Marco Pannella