Il M5S Capitolino ha proposto una mozione di sfiducia al sindaco Marino, invitando gli altri consiglieri a sottoscriverla per arrivare alla soglia dei 2/5 delle adesioni (su 48 consiglieri + 1) prevista dal regolamento.
E’ chiaro che il Pd vuole tirare a campare per evitare di essere travolto dalle elezioni comunali in cui si piazzerebbe al terzo o quarto posto (a voler essere ottimistici) e che “Ignaro” Marino fa da palo in perfetta sintonia con la sua imitazione inconsapevole di manico di scopa. Roma è allo sfascio non solo per mafiacapitale, ma anche per l’assoluto degrado in cui versa, peggio di Bombay (con tutto il rispetto per Bombay). Quanto ci costerà questa incuria in termini di mancati flussi turistici? E una città in queste condizioni può permettersi un Giubileo per farsi ridere dietro da tutto il mondo? Forse è meglio spostare temporaneamente per il Giubileo il Vaticano ad Avignone, città tenuta benissimo, il cui Palazzo dei Papi è in ottimo stato e, allo stesso tempo, Marino fuori dal Campidoglio. Se dopo tre giorni l’ospite puzza, la permanenza di mesi di Marino come sindaco sta generando un fetore asfissiante. Apriamo le finestre del Campidoglio. #Marinovattene
VIDEO De Vito (M5S): Hanno rubato i nostri soldi! #Marinodimettiti
L’appello del M5S per arrivare alla soglia dei 2/5 delle adesioni per la mozione di sfiducia contro Marino:
“In qualsiasi paese civile, dopo uno scandalo del genere e dopo un così forte coinvolgimento della sua maggioranza in un’indagine come “Mafia capitale“, un sindaco si sarebbe dimesso, facendo quanto meno un ultimo atto di dignità verso la città. Ma è evidente che Sindaco e Giunta, obbedendo al diktat dei loro commissari Renzi e Orfini, non stiano pensando agli interessi di Roma, ma esclusivamente a quelli del PD ed al pervicace mantenimento delle poltrone: infatti sono ben consapevoli che se oggi si andasse al voto riceverebbero dai cittadini romani lo schiaffo che meritano ampiamente. E’ per questo che è stata presentata la mozione di sfiducia sottoscritta ieri in Campidoglio con tutti i cittadini. Invitiamo tutti gli altri consiglieri a firmarla per raggiungere la quota dei 2/5 e dimostrare di non sostenere i biechi giochi di palazzo di questa maggioranza”.
Infatti a norma dell’art. 42 del Regolamento del Consiglio Comunale la mozione di sfiducia motivata e sottoscritta da almeno 2/5 dei consiglieri, messa in discussione non prima di dieci giorni e non oltre trenta dalla sua presentazione ed approvata con il voto della maggioranza assoluta dei componenti dell’Assemblea capitolina, determina la cessazione dalla carica del Sindaco e della Giunta e lo scioglimento del Consiglio.” M5S Roma
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