Animal Equality, organizzazione internazionale per la protezione animale, ha recentemente reso pubblici alcuni filmati girati all’interno di un macello artigianale di polli.
Le immagini, ottenute da un informatore, mostrano quello che avviene durante la macellazione artigianale dei polli, allevati in condizioni terribili e, a sole poche settimane, avviati a un destino doloroso e spesso compiuto senza il pieno rispetto delle norme, in particolare quelle relative allo stordimento.
Lo stordimento è obbligatorio per tutti gli animali prima dell’abbattimento, ma – secondo la legge italiana – sono previste solo sanzioni amministrative per chi viola le prescrizioni sulla procedura di macellazione, che nei casi più gravi prevedono la pena pecuniaria di €6.000. Questa mancanza di conseguenze penali concrete, insieme alla totale assenza di controlli severi, comporta una maggiore leggerezza nella gestione di questa fase da parte degli operatori che lavorano nei macelli e, come dimostra questo video di Animal Equality, spesso costringe gli animali a subire atroci torture.
A differenza di quello che pensano molti cittadini, non vi è alcuna differenza tra un macello industriale e un macello di dimensioni inferiori, come quello documentato nel video. Spesso vi è la percezione di una differenza anche a livello di rispetto degli animali, ma non è così.
Da tempo Animal Equality sta lavorando per ridurre la sofferenza degli animali durante la macellazione. A tal fine è stata lanciata una petizione rivolta al Parlamento proprio per ottenere, fra le varie richieste, l’installazione di telecamere a circuito chiuso nei macelli e il rispetto dello stordimento senza deroghe ed eccezioni.
Tutto questo è possibile anche perché 180.000 cittadini hanno già aderito alla campagna, firmando su https://campaigns.animalequality.it/video-macello-artigianale/ nella speranza che la situazione possa cambiare presto.
“Questo video dimostra che è necessario introdurre delle norme specifiche per la tutela degli animali che vengono macellati nel nostro paese, qualunque sia la dimensione del macello o il numero degli animali uccisi all’interno della struttura, anche perché lo stordimento si rivela spesso inefficace”. dichiara Matteo Cupi, direttore esecutivo di Animal Equality Italia. “Ovviamente sappiamo che le norme che proponiamo non sono la soluzione alle sofferenze che gli animali vivono nei macelli. Infatti i consumatori possono aiutare per primi i polli facendo scelte alimentari mirate, come ridurre o evitare il consumo di carne”.