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“Almeno 47 consiglieri piemontesi nel 2011 hanno autodichiarato missioni e incontri da cui hanno ottenuto rimborsi esentasse per 591.000 . Oggi si va alla soppressione di questa pratica. Un ravvedimento tardivo e scarso. Roberto Cota era Presidente del Consiglio nel 2001 quando venne varata dal suo Ufficio di Presidenza e votata all’unanimità la delibera 152-5666 che introduceva le autodichiarazioni per i Consiglieri. Non poteva non sapere. Ed ha taciuto per 2 anni e mezzo: è il primo responsabile.
I Consiglieri infatti utilizzano questa voce, e quella ugualmente scandalosa del trattamento di fine mandato (43.000 euro cash a fronte di una trattenuta in busta paga di 25.893 ), per farsi campagna elettorale personale sul territorio. Per questo oggi abbiamo chiesto ai Consiglieri Regionali che hanno percepito migliaia di euro di rimborsi di soldi pubblici per attività politica privata di restituire i soldi alla Regione Piemonte, tramite l’esposizione di un simpatico striscione su cui c’era scritto: “591 mila per 90 mila km? 1000 miglia per tornarvene a casa“, con la consegna di una finta tessera 1000 miglia, utile per, dopo aver macinato tanti chilometri, tornarsene a casa, qualora non intendano rispettare il volere dei cittadini.
Abbiamo anche presentato 3 emendamenti alla proposta di legge in discussione, uno per eliminare del tutto i rimborsi forfettari per 3000 km cioè 1500 e 8 gettoni di presenza per 976 , nonché uno per eliminare del tutto i gettoni di presenza, considerando più che sufficiente mantenere l’indennità fissa di carica pari a 8.631 lordi al mese e i rimborsi chilometrici. Infine la pubblicazione delle spese di funzionamento dei Gruppi Consiliari voce per voce per realizzare la vera trasparenza. Ovviamente sono stati tutti bocciati con la scusa di rinviarli alla discussione di venerdì, dopo la presentazione del decreto legislativo del Governo Monti giovedì.” Davide Bono e Fabrizio Biolè, M5S, consiglieri regionali Piemonte