(6:01)
La rivoluzione si fa con la spesa. Lo dicono anche i preti. Comprare meno, compare “giusto”, non sprecare. Se lo fate vi sentirete meglio. Ad esempio potete usare meno detersivo, bere latte fresco alla spina, mangiare cibi di stagione non importati. Risparmierete almeno il 16%. Le regole seguite dalla Comunità di 1200 famiglie di don Gianni Fazzini sono di puro buon senso e oltre a far risparmiare, fanno guadagnare tempo. Sono famiglie che fanno politica con la spesa e che ogni mese pubblicano il loro bilancio famigliare. In futuro, nel segreto del confessionale, chi inquina, spreca, distrugge attraverso la spesa riceverà l’assoluzione solo se si iscriverà ai “Bilanci di Giustizia” di don Fazzini. Dacci, o Signore, la nostra (giusta) spesa quotidiana!
“Sono don Gianni Fazzini. Sono un prete di Venezia e da alcuni anni seguo Beppe Grillo. Io vorrei oggi dare attraverso il blog una buona notizia. Ci sono in Italia 1200 famiglie che da un po di tempo stanno ripensando a come fanno la spesa. E liberano la propria testa da pubblicità e da offerte speciali e si domandano cosa davvero serve per loro e cosa è giusto acquistare.
Queste famiglie sono collegate con una rete. Si chiama Bilanci di Giustizia. Sono molto pignole. Ci mandano ogni mese il loro bilancio famigliare e ci dicono quante spese sono state in grado di fare pensandoci su.
In questi giorni abbiamo finalmente analizzato tutte le loro schede mensili e siamo in grado di darvi alcuni numeri che mi pare siano molto interessanti. Queste famiglie sono state in grado di cambiare i loro consumi e quindi di farli con accuratezza e consapevolezza, per il 31%. Il 31% di tutte le loro spese. E così facendo hanno ottenuto due risultati, mi pare molto importanti. Uno è che loro dicono hanno migliorato la qualità della loro vita. Siamo andati in Germania e ci siamo fatti aiutare dal Wuppertal Institute. Lì ci han detto che per misurare la qualità della vita, la cosa più sicura è questa: verificare quanto una persona ha tempo per le cose che ritiene più importanti. E quindi abbiamo usato questo indicatore per verificare. Bene, su una scala da uno a sette, la maggioranza di queste famiglie si sono collocate tra il cinque e il sei. Abbiamo anche domandato loro lautopercezione della qualità della vita. Anche lì si sono collocate tra il cinque e il sei, in una scala da uno a sette.
Se noi ci pensiamo su un poco a quello che compriamo. Se ci domandiamo se comprando una cosa noi votiamo per chi lavora in modo corretto, salvaguardando lambiente e pagando in modo giusto chi lavoro, poi stiamo meglio anche noi.
Mettendo in moto questo meccanismo, queste famiglie hanno risparmiato il 16% sulla stessa fascia ISTAT della media degli italiani.
Tutto questo ci fa dire che un passo per guadagnare libertà e per una vera azione politica può iniziare davvero dalla spesa di ogni giorno.
Queste famiglie si troveranno insieme dal 27 al 30 di agosto a Oropa (BI). Si sono date un titolo interessante: Gustare la bellezza e costruire la speranza. Potete andare sul sito www.bilancidigiustizia.it. Lì trovate tutte le informazioni e trovate naturalmente i numeri che vi ho detto in modo più preciso e selezionato.
Grazie. Se provate anche voi a fare con giudizio le spese, vedrete che stareste meglio.”