“Il 2 dicembre un gruppo di cittadini si è recato presso la sede della Regione Puglia per assistere alla seduta del Consiglio Regionale. Giunti al Palazzo, gli addetti alla sicurezza di turno riferivano che l’ingresso poteva avvenire solo ed esclusivamente attraverso un pass rilasciato preventivamente dai gruppi consiliari. La procedura risulta al quanto speciale, in quanto ci si chiede come fanno ad assistere ai lavori pubblici i cittadini che non intendono avere rapporti con i gruppi consiliari politici. Statuto e Regolamento non riportano nulla di tutto ciò ma riferiscono che “Le sedute del Consiglio regionale sono pubbliche, salvo i casi previsti dal regolamento interno” e non era questo il caso. Tale procedura, a dire degli addetti, sarebbe prevista da un regolamento interno, ed abbiamo chiesto visione dello stesso, ma, nonostante ore di ricerca nei vari uffici, del Regolamento non viene trovata copia. Di conseguenza, con istanza di accesso agli atti, il consigliere comunale M5S di Bari Mangano richiedeva invio a mezzo pec della copia del Regolamento Interno, non appena le ricerche avessero avuto successo. E’ possibile mai che in un ente pubblico, specie la Regione, non si trova un regolamento così importante? Al diniego di accesso, i cittadini Milone Giampiero, Schena Laura e lo stesso Mangano Sabino proponevano esposto per conoscere se tali fatti possano ricondursi rilievi penalmente rilevanti. Le circostanze illustrate sono molto gravi ove si consideri che l’Italia è uno Stato democratico che promuove la partecipazione dei cittadini alla vita politica. In particolare, si rammenta che tale partecipazione del cittadino alla vita democratica è un principio che discende direttamente dal diritto di sovranità popolare (art. 1 Cost.) e dal diritto di cittadinanza, riaffermato dalla normativa europea.” segnalazione da La Cosa –
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