I partiti sono fantasmi. Quando lo gridavo io nelle piazze mi davano del demagogo. E ora Cicchitto, D’Alema, Gasparri, dove sono finiti? Sono tutti fantasmi che dimentichiamo in una settimana. Io già non li ricordo più, e devo dire che mi sento già meglio. Il mondo occidentale sta cambiando. E la Rete è protagonista di questo cambiamento. La gente diventa più intelligente, più informata, riesce a scegliere meglio, ad essere più capace di intendere e volere. Oggi ci rendiamo conto che ci sono delle alternative: il cittadino che diventa Stato e non ha più bisogno dei partiti, di questi ectoplasmi.
Il Movimento 5 Stelle è nato in Rete. Le prime “primarie” le discutemmo in Rete con dei premi nobel e con circa 800 mila persone, dall’idraulico all’impiegato: ognuno vale uno, in Rete. Le portammo a Prodi e lui chiuse gli occhi. Non seppe rispondere.
Quando urlavo nelle piazze il debito, dov’erano questi professori della Bocconi? Questi non si sono mai giocati nulla. Io gridavo il debito e questi stavano zitti, e anche i telegiornali dicevano: la crisi è alle spalle, è passata.Ma questa è un’informazione da riporto. La lettera a Monti? Sono un comico, e non pretendo che il presidente del Consiglio mi risponda. Ma dico che un qualsiasi governo che non discute con i movimenti e con la società civile, è un governo morto in partenza. Questo è un governo che parla di Tav, di ponte sullo Stretto, di finanziare il debito attraverso le banche. Ma questo Paese non ha bisogno di tutto ciò, questo Paese ha bisogno di scelte rivoluzionarie di congelare il debito. Altrimenti non ne usciamo.
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