A Las Vegas si è tenuta una grande festa nel centro per celebrare il primo museo al mondo di marijuana. L’impianto si chiama Cannabition Cannabis Museum.
Non è solo un semplice museo. I fondatori lo considerano un’installazione immersiva, un’opera d’arte sulla storia e la cultura della cannabis o della marijuana. Infatti un gigantesco murale rende visibile la parte artistica del museo dalla strada.
Invece del classico taglio di nastro fuori dalla struttura, il sindaco Carolyn Goodman, il consigliere Cedric Crear e il fondatore della Cannabition Cannabis Museum, hanno bruciato una corda di canapa.
Il museo guarda allo stato e lo sviluppo della marijuana in tutto il mondo, al futuro della cannabis, insieme alle esperienze sociali condivise delle persone che assumono la pianta nei loro pasti e per le loro cure.
Questo museo non prevede una visita, ma un viaggio. Si partirà dal seme e si arriverà a varie destinazioni.
Il fondatore, Walker, vorrebbe che la gente del posto potesse iniziare a frequentare le sale di consumo o i salottini all’interno del museo entro la fine dell’anno. Infatti in varie parti degli States è oggi possibile consumare marujana.
Un numero crescente di politici e figure di spicco locali sta chiedendo lo sviluppo di salotti, perché i turisti tecnicamente non hanno nessun posto dove fumare legalmente l’erba. Infatti la marijuana è anche un affare per hotel e tour operator.
Ovviamente il museo esplora anche i motivi e le tematiche che hanno portato questa pianta ad essere bandita, mentre altre come il tabacco, no.
Il museo si ripromette quindi di essere sia un museo nel senso stretto del termine, ma anche un luogo di incontro e riflessione, diverso dalle tradizionali installazioni.