Questa lettera di un rappresentante sindacale della Polizia di Stato dovrebbe farci preoccupare, e molto. Manganelli, il Capo della Polizia, ha tenuto allinizio di questa legislatura un intervento in Parlamento denunciando lo stato della Giustizia. In pratica, ha detto che i poliziotti rischiano la pelle e il criminale è subito fuori, anzi, non finisce neppure dentro. Manganelli è stato ignorato. Come ha scritto il giudice Bruno Tinti in Toghe Rotte il 95% dei delitti è impunito grazie alle leggi fatte da Berlusconi per salvare sé stesso e i suoi sodali. Anche il centro sinistra ha fatto la sua parte con il condono del 2006, atto dovuto. Come i gatti di notte sono tutti grigi, gli amministratori pubblici corrotti sono di tutti i partiti. La Polizia viene bastonata, lEsercito la sostituisce nelle strade. Oggi i soldati sono 6.000 , ma potrebbero diventare 60.000. Tre miliardi di euro di tagli alla Polizia (un avvertimento stile mafioso?), la Giustizia al guinzaglio corto. Si stanno preparando per una possibile Argentina.
Caro Beppe,
le posizioni del COISP (Coordinamento per l’Indipendenza Sindacale delle Forze di Polizia), a riguardo di moltissime iniziative intraprese da questo governo, sono assolutamente critiche, perché contrarie alla nostra Costituzione e al buon senso!
Non siamo daccordo con lutilizzo dei militari nella gestione dellordine e della sicurezza pubblica; non siamo daccordo con certi provvedimenti in odore di razzismo; non siamo daccordo con la figura del sindaco sceriffo; non siamo daccordo con alcune iniziative di autotutela privata quali, per esempio, le ronde padane e non siamo assolutamente daccordo con i tagli ingiustificati e assurdi che sono stati intrapresi ai danni del comparto sicurezza. Si parla di tre miliardi di euro! Questi tagli, ora, sopraggiungono in un momento già disastroso per le forze di Polizia.
Mi preme farvi notare che recentemente tutti, e ripeto TUTTI, i sindacati del comparto sicurezza e difesa hanno manifestato di fronte alle Prefetture dItalia, distribuendo un volantino che informava la cittadinanza delle assurdità intraprese dallattuale governo. Queste bestialità, peraltro, sono andate evidentemente contro le promesse fatte dal centro destra in periodo elettorale. Logicamente, le televisioni nazionali non ci hanno dato lo spazio adeguato e il legittimo interessamento. A onor di cronaca, solo la stampa e le tv locali ci hanno dato il giusto interesse.
In questo momento, ci stiamo organizzando sulle iniziative da intraprendere. Resta però fermo il principio che, in attesa di stabilire la prossima forma di protesta, dobbiamo continuare a dare il massimo risalto ed eco contro le incoerenze e le contraddizioni presenti in questi provvedimenti governativi.
Dobbiamo, innanzitutto, denunciare energicamente lultimo decreto, il cosiddetto provvedimento anti-fannullone, che ci vede fortemente penalizzati anche rispetto alle altre realtà pubbliche. La norma prevede che il dipendente delle forze di polizia che si ammala deve corrispondere, per i primi dieci giorni, un taglio della paga giornaliera pari a 20 euro(nellipotesi di uno stipendio base). Linconcepibile provvedimento dice che la norma non deve essere applicata alle malattie dipendenti per causa di servizio. Il problema è che, prima che ti venga riconosciuta la causa di servizio, passano anche sei o sette anni dallevento. Intanto, però, ti tolgono i soldi dallo stipendio. Al legislatore non interessa che devi pagare il mutuo; che hai dei figli e la moglie a carico; che hai la rata della macchina da pagare e che hai le tasse e le spese da sostenere come tutte le persone di questo mondo. Il ministro Brunetta, artefice di questo scempio, facendo leva su un legittimo dissapore dellopinione pubblica avverso ad alcune forme di assenteismo, ha voluto adottare un provvedimento punitivo e discriminatorio nei confronti di tutti i dipendenti statali e in misura ancor maggiore – come spiegavo – agli appartenenti alle forze di polizia.
Abbiamo apprezzato ed esprimiamo tutta la nostra ammirazione nei confronti del dott. Di Pietro per la sua strenua e tenace difesa a favore degli appartenenti alle forze dellordine! Abbiamo letto sulla stampa nazionale, con somma gioia, le tue posizioni in cui hai giustamente schernito il demagogico e ipocrita provvedimento inerente, appunto, lutilizzo di militari nelle nostre città.
Ti ringrazio ancora. Fausto Fanelli – Componente del direttivo nazionale COISP