“Al Senato abbiamo assistito ad un vergognoso dietrofront da parte del governo sulla vicenda dei pensionamenti degli insegnanti ingiustamente bloccati dalla Riforma Fornero. Il ministro Madia aveva promesso di risolvere il problema con una norma all’interno del decreto sulla Pubblica Amministrazione. Oggi, come se nulla fosse, con un colpo di spugna questa stessa norma è stata cancellata e con essa la speranza per 4mila insegnanti di veder rispettato il loro diritto ad andare in pensione. Il motivo è sempre lo stesso: nonostante il Parlamento fosse a favore di questa norma, ora il governo viene a dirci che i soldi non ci sono. A quegli insegnanti che dopo una vita di sacrifici avevano maturato i requisiti per andare in pensione e che poi si sono visti negare questo diritto, il ministro Madia deve andare a spiegare come mai le risorse per continuare a pagare stipendi e pensioni d’oro ai parlamentari ci sono, mentre per correggere una palese ingiustizia no. Altrimenti gli italiani saranno autorizzati a credere che la spending review si fa sempre e solo sulle spalle e sulle tasche dei cittadini. Renzi e il suo Governo non sanno fare bene i conti: oggi se ne accorgono i 4mila docenti che non andranno in pensione, domani se ne accorgeranno tutti gli italiani”.
M5S Senato
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