di Beppe Grillo – Considerate le angherie ultraliberiste che sono state scagliate addosso ai lavoratori, negli ultimi anni… non resta che sperare che questa festa del lavoro non prenda la forma di un branco di banchierultraliberisti desiderosi di fargli la festa al lavoro.
Se Calenda Calenda, dritto dritto da Confindustria oserà arrancare su un palco… potrebbe essere letto come il segnale d’inizio della mattanza dei pochi diritti sopravvissuti al delirio global-neo-piddino.
Anche qui… il popolo è nelle sue stesse mani, nelle urne per le elezioni europee.
Il rischio è che il primo maggio si trasformi presto in “giorno del ricordo” e relative, demenziali, discussioni da talk show…Non lasciate che la parola “lavoro” finisca per trasformarsi nel giocattolo per rosiconi psichiatrici attorno al tavolo della Gruber.
Salutiamo i recenti successi sul piano dell’occupazione ed il piccolo, significativo, segno verso l’uscita dalla recessione!