Riportiamo l’intervista rilasciata dal Ministro dell’Istruzione Lorenzo Fioramonti al New York Times, in cui spiega come l’Italia può diventare il primo paese al mondo a sviluppare un modello di educazione civica ancorata sulla sostenibilità e la sfida dei cambiamenti climatici.
Gli studenti italiani faranno lezione sul cambiamento climatico. In realtà, molto più di una lezione.
Nelle scuole pubbliche italiane di tutti i gradi si studierà la sostenibilità. E questo farà dell’Italia un Paese pioniere nell’educazione ambientale.
Sì, bambini, il compito in classe sarà sul cambiamento climatico. Il ministro dell’Istruzione italiano martedì ha dichiarato che presto gli studenti italiani delle scuole pubbliche di ogni ordine studieranno il cambiamento climatico e la sostenibilità. Una decisione che porterebbe l’Italia all’avanguardia nell’educazione ambientale in tutto il mondo.
Queste tematiche, inizialmente pensate come parte dell’insegnamento di educazione civica, diventeranno trasversali a una varietà di materie, una sorta di ‘cavallo di Troia’ che farebbe entrare l’educazione ambientale in tutte le lezioni, ha precisato il ministro dell’istruzione Lorenzo Fioramonti.
Gli ambientalisti hanno accolto con favore la nuova materia, con alcuni distinguo.
Insegnare ai bambini la sostenibilità è “certamente molto importante” – ha affermato Edoardo Zanchini, vicepresidente di Legambiente, la principale associazione ambientalista italiana. Ma ha anche sottolineato che la responsabilità non dovrebbe essere semplicemente trasferita ai bambini.
“La scienza ci dice che i prossimi 10 anni sono cruciali” – ha continuato – “non possiamo aspettare la prossima generazione”.
Fioramonti è membro del Movimento Cinque Stelle che da tempo pone le urgenze ambientali al centro della propria identità politica. Il ministro è già diventato bersaglio dei sovranisti per aver proposto tasse su zucchero e plastica, e per aver incoraggiato gli studenti a prendere parte alle proteste climatiche dello scorso settembre anziché andare a scuola.
A partire da settembre 2020, ha continuato, gli insegnanti delle scuole di ogni ordine e grado terranno lezioni sul cambiamento climatico e sulla sostenibilità ambientale. Il monte orario previsto di 33 ore l’anno, ha detto, sarà usato per far rientrare l’Agenda2030 all’interno del curriculum scolastico.
Quindi l’ora di geografia non sarà soltanto dedicata a studiare luoghi e nomi di città? “Assolutamente no”, ha dichiarato Fioramonti. Durante l’ora di geografia si studierà presto anche l’impatto dell’azione umana in diverse parti del pianeta.
In un’intervista, Fioramonti ha annunciato che un gruppo di esperti – fra i quali Jeffrey D. Sachs, direttore dell’Harvard Institute for International Development, e Kate Raworth dell’Environmental Change Institute dell’università di Oxford – fungeranno da consulenti per lo staff del ministro che sta elaborando il curriculum. Entro gennaio, ha proseguito, il ministero sarò pronto per formare gli insegnanti.
Per i bambini tra i 6 e gli 11 anni, ha detto, “stiamo pensando di utilizzare il modello pedagogico delle fiabe” in cui storie di culture diverse enfatizzeranno la connessione con l’ambiente. I docenti delle scuole di I grado faranno lezioni più tecniche, mentre gli studenti delle superiori approfondiranno i contenuti dell’Agenda2030 delle Nazioni Uniti per lo sviluppo sostenibile.
Fino ad agosto, il Movimento Cinque Stelle ha governato per oltre un anno con il partito sovranista della Lega guidato da Matteo Salvini, a oggi il politico più popolare del Paese con una visione molto scettica sull’emergenza climatica.
In una fredda giornata primaverile a Milano, Salvini, allora ministro degli Interni, sembrava banalizzare i cambiamenti climatici.
“Parlando di riscaldamento globale: siamo a metà maggio e facciamo appello al riscaldamento globale, perché negli ultimi anni non abbiamo avuto così freddo come ora“, ha detto. “Stiamo accendendo di nuovo il riscaldamento”.
Fioramonti aveva suggerito che Salvini andasse a lezione per essere più informato.
“Questo è il tipo di assurdità che vogliamo evitare insegnando ai bambini che questa è la sfida più importante che l’umanità abbia mai affrontato”, ha detto. “E voglio assicurarlo prima che ci siano cambiamenti nel governo che possano mettere in pericolo questo tipo di processo”.
Ma Salvini incombe ancora sul traballante governo a trazione Cinque Stelle, e le numerose cadute del governo italiano negli ultimi anni hanno interrotto altri programmi educativi. Un tentativo da parte di un governo di sinistra di insegnare ai bambini come individuare la disinformazione, per esempio, era stato interrotto dopo aver il cambio di governo.
Fioramonti ha affermato che la legge approvata l’anno scorso, quando i Cinque Stelle erano ancora al governo con la Lega, gli consente di introdurre lezioni sui cambiamenti climatici. Ha dichiarato che allora le condizioni non erano giuste per portare avanti il nuovo curriculum, ma che lo sono ora.