29th

May
Facebook
Twitter
Instagram
YouTube
E-mail
EMAIL

 

[email protected]

Il Blog di Beppe Grillo Blog ufficiale di Beppe Grillo con articoli, approfondimenti ed opinioni
PER LA TUA PUBBLICITÀ

 

[email protected]

Menu   ≡ ╳
  • HOME
  • IO GRIDO
  • CERVELLI
  • TERRA FUTURA
  • COSE PREZIOSE
  • MOBILITA’
  • SALUTE
  • VIDEO
  • ARCHIVIO
    • 2005
    • 2006
    • 2007
    • 2008
    • 2009
    • 2010
    • 2011
    • 2012
    • 2013
    • 2014
    • 2015
    • 2016
  • CONTATTI
☰
Il Blog di Beppe Grillo
Home > ARCHIVIO 2010
30 views 2 mins 0 Comment

Distruzione e Ricostruzione

beppegrillo.it - Settembre 18, 2010
Apocalypse now
(3:54)

La chiamano “aid industry“. Sono gli aiuti umanitari delle nazioni ricche a quelle povere, pari a 130 miliardi di euro all’anno. Una montagna di soldi che si dovrebbe tradurre in cibo, ponti, strade, edifici,scuole, ospedali. In principio un’ottima cosa, in pratica un po’ meno, per le promesse di spesa non mantenute, per i risultati, per la mancanza di coordinamento internazionale.
Se si scorre la classifica dei Paesi che ricevono gli aiuti, il primo è l’Iraq con 9,9 miliardi di dollari all’anno, segue l’Afghanistan con 4,9 miliardi, l’Etiopia con 3,3, la Palestina e il Vietnam con 2,6. Iraq e Afghanistan sono stati distrutti dalle nazioni donatrici guidate dagli Stati Uniti. La Palestina è sotto il tallone di Israele, alleata degli Stati Uniti, il Vietnam fu bombardato in modo così intensivo dagli americani e dai loro alleati che in seguito, per celebrarne il ricordo, fu prodotto il film “Apocalypse now“. I primi due Paesi “donatori” sono, caso del destino, proprio i “bombardatori“: Stati Uniti con 23,9 miliardi di dollari e Gran Bretagna con 7,4. Distruzione e Ricostruzione.
E’ un meccanismo perfetto in quattro passi. Primo passo: si occupa il territorio e ci si impadronisce delle sue risorse. Secondo passo: si sviluppano così le industrie degli armamenti e si protegge il proprio sistema economico (ad esempio con il petrolio iracheno e con nuove basi militari in zone strategiche). Terzo passo: si aumenta il PIL del proprio Paese con la produzione di beni necessari inviati alla nazione distrutta (gli Stati Uniti vincolano i propri aiuti al fatto che almeno la metà di prodotti e servizi siano americani). Quarto: con gli aiuti si rafforza il nuovo governo “amico” insediato nel Paese a scapito delle opposizioni (di solito definite “organizzazioni terroristiche“). Un modello economico perfetto che crea la domanda attraverso la distruzione del Paese e l’offerta con la sua ricostruzione.
L’Italia ha fatto promesse su promesse per fondi umanitari, poi disattese. Ha però investito in armamenti, 131 Caccia Bombardieri dagli Usa per 15 miliardi di euro. Va considerato un investimento per il futuro, per il nostro PIL, per la Confindustria, non una spesa. Investire sulla distruzione conviene due volte.

Fonti: OECD, Financial Times

PRECEDENTE

La distruzione di Antersasc – Intervista a Klausspeter Dissinger e Michil Costa

SUCCESSIVO

Università italiane fuori concorso
Altri articoli
Agosto 5, 2010
Il disabile invisibile
Marzo 3, 2010
Le elezioni regionali di Repubblica
Settembre 17, 2010
Incaxato come una vipera
Gennaio 2, 2010
Le riforme condivise
Comments are closed.

Cervelli

Sobrietà: mettere in discussione “questa corsa alle risorse” che guida il mondo
Mag 29, 2023
Economia Circolare al palo: il mondo riusa e ricicla di meno
Mag 28, 2023

Terra Futura

Economia Circolare al palo: il mondo riusa e ricicla di meno
Mag 28, 2023
Al via in Puglia 600 impianti gratuiti grazie al Reddito Energetico
Mag 25, 2023

Io Grido

I Re Magi esistono a Pegli!
Mag 11, 2023
Accumulatori seriali
Mag 10, 2023
Il Blog di Beppe Grillo

CONTATTI

Per inviare messaggi, comunicati stampa, segnalazioni, richieste di interviste, denunce o lettere aperte a Beppe Grillo: [email protected]

BEPPEGRILLO.IT

PUBBLICITA'

Per la tua pubblicità su questo Blog: [email protected]
  • HOMEPAGE
  • COOKIE POLICY
  • PRIVACY POLICY
  • CONTATTI
© Copyright 2023 - Il Blog di Beppe Grillo. All Rights Reserved - Powered by happygrafic.com