C’è una grande confusione sui termini consumo e sviluppo. Molti pensano che siano la stessa cosa. Lo psiconano per esempio. Per uscire dalla crisi si è trasformato in piazzista di elettrodomestici e di auto Fiat. Per chiarirmi le idee ho consultato il dizionario:
– Consumare: far diminuire o logorare con l’uso; esaurire; terminare
– Sviluppare: far crescere, potenziare
Il nostro futuro è lo sviluppo senza consumo. Va cambiato il modello di società o non ci sarà più una società. Il riciclo è una risorsa economica, il risparmio è una risorsa economica. Il pianeta in cui viviamo si rigenera continuamente. Il Comune a Cinque Stelle è un Comune del Pianeta. Un bene che dobbiamo trasmettere ai nostri figli.
L’incontro nazionale delle Liste dei Comuni a Cinque Stelle si terrà a Firenze, al Saschall Teatro, domenica 8 marzo 2009.
Le Cinque Stelle corrispondono a cinque aree specifiche: Acqua, Energia, Sviluppo, Ambiente e Trasporti. Oggi pubblico un post sullo SVILUPPO. Inviate le vostre considerazioni nei commenti.
“PREMESSA PER RIFIUTI ZERO:
Per comprendere il concetto di Rifiuti Zero, attuato dallo Stato della California e che fa parte delle strategie dazione descritte sul blog di Barack Obama è necessario partire da questi concetti:
a) tutto ciò che non è riutilizzabile, riciclabile e compostabile è un errore e deve essere sostituito nel ciclo produttivo attraverso una strategia che vede istituzioni-imprese-università collaborare da qui ai prossimi 15 anni
b) Il rapporto di posti di lavoro creati dallindustria del riciclo rispetto a quella dincenerimento-discariche è di 15 a 1. Ogni 15 posti di lavoro per il riciclo se ne crea uno solo per discariche ed inceneritori (fonte Conai)
c) Lincenerimento, privato di sussidi pubblici (tasse dei cittadini) non si sostiene da solo dal punto di vista economico e risulta essere è il metodo piu costoso di smaltimento (fonte Wall Street Journal) e studio Light myfire.
d) come provato da studi comparati la raccolta porta a porta rispetto a quella stradale con cassonetti permette oltre a maggiori percentuali di raccolta differenziata con migliore qualità anche un maggior risparmio recupero-energetico di materiali che altrimenti andrebbero gettati-bruciati e/o di nuovo prodotti nei cicli produttivi (fonte studio Tea-Mantova)
e) I danni economici da inceneritori variano da 4 a 21 euro a tonnellata smaltita, quelli delle discariche da 10 euro a 13 euro per tonnellata smaltita (fonte studio: Environmental impacts and costs of solid waste: a comparison of landfill and incineration 2008-Ecole des Mines-Parigi )
RIFIUTI ZERO NEI COMUNI A CINQUE STELLE
Di seguito i passi da seguire per attuare una politica di rifiuri zero nel proprio Comune:
– piani di riduzione rifiuti, come il progetto europeo “Meno 100kg pro capite” con prodotti alla spina, dematerializzazione, pannolini lavabili, acqua del rubinetto,compostaggio domestico, etc.
– accordi con imprese e grande distribuzione per creare sistemi di vuoto a rendere. Fare pressione sui livelli istituzionali superiori affinché si tassi il doppio-triplo imballaggio
– Aprire Negozi del riciclo in ogni Comune dove i cittadini possono consegnare e vendere bottiglie di plastica e vetro, lattine, carta ricevendo in cambio bonus denaro. Il valore educativo di questi negozi è fondamentale per far capire che nulla va sprecato
– per famiglie ed imprese, passare alla raccolta differenziata porta a porta con tariffa puntuale tramite microchip (più ricicli meno paghi). Il porta a porta oltre a permettere di arrivare ad elevate percentuali di raccolta differenziata in pochi mesi (dal 65% all85%) ha come pregio di spingere ad una riduzione dei rifiuti (cifra variabile tra il -10% e -20% di rifiuti prodotti)
– raccolta differenziata in tutte le scuole (classe per classe) come approvato a Treviso su idea del consigliere comunale David Borrelli (Grillitreviso) , Università, centri sportivi, cinema, parrocchie, luoghi di lavoro in modo da educare il cittadino in ogni aspetto della vita quotidiana
– realizzazione di isole ecologiche per rifiuti ingombranti e speciali/industriali. Una per quartiere/zona industriale e possibilmente una per Comune nei Comuni tra i 10.000 e 20.000 abitanti. Isole ecologiche di intercomunali per i piccoli Comuni
– costruzione impianti di digestione anaerobica e compostaggio con produzione di biogas-metano. I rifiuti organici e reflui agricoli prima di diventare fertilizzante naturale per i campi contribuiscono al recupero energetico producendo biogas-metano che può essere utilizzato anche per il trasporto pubblico locale (modello Linkoping, Svezia)
– costruzione di moderni centri riciclo modello Vedelago dove anche gli scarti residui non riciclabili (in primis quelli plastici-cartacei) appositamente selezionati sia meccanicamente che manualmente possono essere poi trattati tramite estrusione e trasformati in composti per lindustria del riciclo plastico o sabbie sintetiche per ledilizia (evitando scavi in cave)
– costruzione di impianti di trattamento meccanico-biologico per la parte residua con bioessicazione della parte organica e loro integrazione con i centri riciclo modello Vedelago. Questi impianti possono costare il 75% in meno di un inceneritore e non inficiano la raccolta differenziata e la riduzione dei rifiuti. Alcuni modelli di TMB (come lisraeliano Bioarrow) permettono anche la creazione di biogas con la parte degli scarti organici non intercettati dalla raccolta differenziata
-creazione di un apposito Centro Studi (uno per provincia) in collegamento con le imprese locali e le università (con creazione di corsi di eco-design) per studiare quanto selezionato e non ancora riciclato in modo che nei cicli produttivi delle aziende vengano gradualmente sostituiti tutti i materiali e oggetti non riutlizzabili, riciclabili o comportabili
– per i rifiuti industriali piu problematici e che non possono essere trattati diversamente a freddo, prendere in considerazione le tecniche di oxy-combustione senza fiamma– recuperare plastica, vetro,alluminio dalle vecchie discariche chiuse (landfill mining)
– chiusura entro i prossimi 15 anni di tutte le discariche ed inceneritori“
A cura di Matteo Incerti e di Marco Boschini