Sono Neeraj Aggarwal e, negli ultimi 25 anni con BCG, ho avuto la fortuna di lavorare su problemi complessi in settori diversi e di osservare da vicino come l’Asia stia plasmando il mondo in modi che forse non avremmo mai immaginato. Nel mio ruolo di leader per la regione Asia-Pacifico, viaggio molto e incontro persone brillanti nel mondo degli affari, del governo e della società civile. Attraverso queste esperienze, ho avuto l’opportunità di riflettere sul modo in cui l’Asia sta cambiando e su cosa questo potrebbe significare per tutti noi.
L’Asia, con il suo potere economico e culturale in rapida crescita, sta influenzando il mondo in modo profondo. Un segnale tangibile di questo cambiamento è la popolarità di figure come Diljit Dosanjh, musicista e attore indiano, che ha recentemente conquistato il pubblico di festival occidentali come il Coachella. Ciò che è straordinario di Diljit è che canta esclusivamente in punjabi, non in inglese, eppure riesce a infiammare le folle in Nord America. È un esempio concreto di come l’Asia stia rivendicando la sua identità culturale, senza conformarsi agli stereotipi occidentali. L’ascesa di Diljit non è solo la storia di una pop star indiana, ma un indicatore di qualcosa di molto più grande: l’Asia sta emergendo come un potente motore di innovazione e di espressione intellettuale.
Per molto tempo, l’Occidente ha dettato la cultura e l’agenda intellettuale del mondo. Ma oggi, questa narrativa sta cambiando. L’Asia non è più solo una consumatrice di cultura, ma un produttore di contenuti, idee e innovazioni che si stanno facendo strada su scala globale. Un esempio? La produzione coreana Squid Game, che è diventata lo spettacolo più popolare di sempre su Netflix, o l’attrice malese Michelle Yeoh, prima asiatica a vincere l’Oscar come migliore attrice.
Dietro tutto questo fermento culturale c’è, naturalmente, un’enorme spinta economica. Entro il 2030, si prevede che l’Asia avrà cinque volte più famiglie ad alto reddito rispetto al 2000, superando anche il numero di famiglie benestanti in Occidente. Se cammini per le strade di Mumbai, Giakarta o Shanghai, senti l’energia di una nuova classe media in crescita, desiderosa di innovazione, comodità e qualità della vita.
Un settore in cui questa energia è particolarmente evidente è il fintech. Solo vent’anni fa, il fintech era dominato dal Nord America, ma oggi l’Asia è leader indiscussa in questo campo. In India, ad esempio, il sistema UPI (Unified Payments Interface) gestisce trilioni di dollari in transazioni digitali, mentre in Cina, Alipay esegue transazioni cento volte superiori a quelle di PayPal. L’adozione massiccia della tecnologia mobile ha permesso di trasformare la vita quotidiana di milioni di persone, consentendo anche ai venditori ambulanti di accettare pagamenti digitali.
Ma il fintech non è l’unico esempio. L’innovazione asiatica si sta facendo strada anche nella lotta al cambiamento climatico. L’Asia, che ospita alcune delle città più inquinate al mondo, sta affrontando questa sfida investendo su larga scala nella produzione di energia solare e nello sviluppo di batterie per lo stoccaggio energetico. La Cina, in particolare, ha ridotto del 95% il costo dei pannelli solari negli ultimi vent’anni, rendendo l’energia rinnovabile più accessibile non solo in Asia, ma anche nel resto del mondo.
Un altro aspetto che ritengo fondamentale è il modo in cui le soluzioni asiatiche sono radicate nel bene collettivo. In Asia, il gruppo e la famiglia hanno un’importanza centrale nella vita delle persone, e questa mentalità si riflette anche nel modo in cui le aziende operano. Le imprese a conduzione familiare e le aziende statali sono molto comuni, e ciò significa che c’è una maggiore attenzione verso il benessere collettivo, un concetto che oggi anche molte aziende occidentali stanno cercando di abbracciare.
Questa mentalità si riscontra anche nella capacità di trovare soluzioni innovative alle sfide più grandi. Prendiamo la sanità. L’Asia ospita il 60% della popolazione mondiale e affronta il peso maggiore di malattie come diabete e cancro. Tuttavia, replicare i modelli sanitari occidentali sarebbe troppo costoso. Per questo l’Asia sta cercando soluzioni alternative. L’India, ad esempio, ha digitalizzato 400 milioni di cartelle cliniche, migliorando l’efficienza del sistema sanitario e garantendo una migliore continuità delle cure. Questo è solo l’inizio di un’onda di innovazione che vedo crescere nel settore sanitario asiatico, con start-up che sviluppano diagnostica portatile a basso costo e soluzioni tecnologiche avanzate.
La crescita culturale e intellettuale dell’Asia non è solo un fenomeno passeggero, ma una trasformazione che avrà un impatto duraturo sulle nostre società globali. A breve termine, potremmo assistere a qualche scossone, ma a lungo termine, questa nuova ondata di innovazione e diversità ci renderà più resilienti. Avremo più strumenti per affrontare le sfide globali, dal cambiamento climatico alle pandemie, e la nostra vita quotidiana sarà arricchita da una maggiore diversità culturale e intellettuale.
Mentre l’Asia continua a espandere la sua influenza, ci offre un nuovo paradigma, un nuovo modello di innovazione che va oltre le tradizioni occidentali. È un’opportunità per tutti noi di imparare, crescere e progredire. E, come mi piace dire scherzando, possiamo goderci sia la nostra Taylor Swift che il nostro Diljit Dosanjh.
Sintesi del TED di Neeraj Aggarwal