di Gianni Girotto – Il Governo deve opporsi, in tutte le opportune sedi a livello europeo, all’Atto delegato complementare su nucleare e gas naturale e valutare se vi siano elementi per contestarne l’adozione dinanzi alla Corte di Giustizia europea.
È quanto chiediamo nella mozione appena presentata, che mi vede come primo firmatario insieme a tutti i componenti del Gruppo MoVimento 5 Stelle Senato.
Introdurre all’interno della tassonomia verde europea la produzione di energia da gas fossile e da nucleare non solo contraddice le azioni già intraprese dall’Unione europea per concretizzare la transizione ecologica, ma sconvolge anche quanto stabilito nel Green Deal, ignorando il principio del “chi inquina paga” e quello del “non arrecare un danno significativo a nessun altro obiettivo ambientale”.
Forse ci siamo dimenticati che la stessa UE ha confermato che il 75% dei gas climalteranti proviene dalla attuale filiera energetica. Andare avanti su questa strada, continuando a considerare sostenibili fonti che sostenibili non sono affatto sarà un bagno di sangue, non il contrario.
La transizione all’energia pulita è la migliore assicurazione contro le crisi dei prezzi e delle materie prime come quella che l’UE si trova ad affrontare oggi.
L’unica via strutturale che il MoVimento 5 Stelle individua è il completamento delle regole del mercato energetico per un pieno accesso delle rinnovabili e dei nuovi modelli che considerano i consumatori parte attiva del processo, verso l’elettrificazione dei consumi.
Non percorrerla significa non renderci mai liberi ed energeticamente indipendenti.