Secondo uno studio dell’Università di Sydney, recentemente pubblicato su Nature Geosciences, quasi un terzo dei terreni agricoli nel mondo è ad alto rischio di inquinamento da pesticidi, pesticidi che possono finire nelle acque sotterranee e minacciare la salute umana e biodiversità.
I ricercatori hanno esaminato l’uso di 92 erbicidi, fungicidi e insetticidi in 168 paesi, per determinare quali sostanze superassero i livelli raccomandati, sulla base dei dati dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO) e dell’American Institute of Geophysics (USGS).
Sottolineando il “rischio di inquinamento globale da pesticidi “ , i ricercatori hanno scoperto che il 64 % dei terreni agricoli aveva livelli di pesticidi chimici superiori a quelli che gli standard industriali considerano “concentrazioni prive di effetto” e che quasi il 31% del terreno agricolo mondiale, compreso il 60% dei terreni agricoli in Europa, è ad “alto rischio” di inquinamento da pesticidi che possono entrare nelle riserve idriche e avere un impatto sulla salute umana.
Lo studio classifica un’area come “ad alto rischio” quando si stima che i livelli di concentrazione di un pesticida siano almeno mille volte il livello in cui queste concentrazioni non hanno un effetto negativo. È in Asia che troviamo la terra più ad alto rischio, 4,9 milioni di km², di cui 2,9 milioni in Cina. In Europa, Russia, Ucraina e Spagna costituiscono la maggior parte (62%) delle aree ad alto rischio.
A questo link lo studio completo