Ester è la mamma di Gabriele Di Guida, morto sul lavoro a soli 25 anni. Mi ha scritto questa lettera. Il suo dolore, così come quello di moltissime altre mamme, mogli e figli non deve restare senza voce.
Parlare di un figlio è sempre qualcosa di emozionante, quando ti ritrovi a farlo per difenderlo da un mondo che te lo ha tolto, strappato a soli 25 anni sul luogo di lavoro, accentua le emozioni.
Ma sono una mamma ed oltre al mio dolore in questi 13 mesi ho percepito quello di tutte le altre… Donne che stringono i denti, che alle volte si vedono costrette a nasconderlo per permettere a chi gli sta accanto di continuare a vivere con lei.
Sono la mamma di Gabriele Di Guida. Una macchina di cui non conosco il nome, ad un orario che ancora non mi è dato sapere,per causa che posso solo immaginare, ad una data ed in un luogo che è l’unica cosa certa, ho perso il mio ragazzo, il 10 aprile 2019 a Sulbiate.
Da allora ogni martedì che arriva, penso che domani sarà mercoledì, e che succederà ancora. Un’altra mamma si unirà a me, a noi che siamo tante ormai, ma poi accendo la tv e mi rendo conto che non accade solo di mercoledì…non solo figli, ma padri, mariti, fratelli.
Mio figlio ha rincorso per sei anni un lavoro senza rimanere un solo giorno a casa, uno che gli consentisse di crescere, di realizzare almeno uno dei suoi sogni. Passando da ristorazione a cooperative, accettando il cambiamento, adeguandosi alle diverse mansioni, imparando ogni volta a dare il meglio, fino a che arriva il lavoro,il contratto, quello che diventerà INDETERMINATO ed il via ai sogni.
Gabriele non viene però FORMATO se non da un affiancamento di 15 giorni o poco più, messo a capo di una linea all’interno dei giorni di prova.
Gabriele quella mattina è solo ad effettuare qualcosa ad un macchinario di alta pericolosità all’interno di una gabbia che forse avrebbe dovuto garantire a chi vi si introducesse poi di uscire perché in sicurezza. Solo a gestire una situazione che diversamente doveva vederlo accompagnato, solo senza la speranza di farcela perché ritrovato non si è capito ancora dopo quanto.
Sono Ester Intini, la mamma di Gabriele Di Guida, io non lascerò mio figlio da solo, le risposte le voglio, voglio sapere come sia possibile perdere la vita così, come sia possibile concentrare energie per abitare sulla luna, e non in sicurezza il mondo in cui viviamo, come si possa risparmiare sulla vita delle persone, fino a farli diventare numeri.
Gabriele avrebbe compiuto 26 anni lo scorso 24 gennaio; noi nel non arrenderci abbiamo in quella data fatto nascere il Comitato Gabry Nel Cuore, parlerà di sicurezza per tornare a dare un nome a quei numeri.
Per intanto, aspetto le risposte.
Ester Intini Di Guida
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