La Francia sta pianificando di integrare la tecnologia di riconoscimento facciale nell’identità digitale obbligatoria per i suoi cittadini. Fa parte dei piani di lancio del programma ID chiamato Alicem. Il governo afferma che l’app “renderà lo Stato più efficiente” consentendo ai cittadini di accedere a servizi pubblici, come le tasse o la sicurezza sociale online, usando la loro identità digitale, sicura al 100%.
Il riconoscimento facciale sarà l’unico modo per i cittadini francesi di creare un documento di identità digitale legale. Ci sarà un algoritmo che confronterà le foto del passaporto con il video selfie realizzato sull’app Alicem.
C’è comunque un problema. L’autorità di regolamentazione dei dati della Francia ha affermato che il programma viola le norme europee che richiedono il consenso per la raccolta dei dati e che è stato contestato dal più alto tribunale amministrativo della Francia. Inoltre ci sono dubbi su quanto sia sicuro Alicem, dopo che un hacker ha impiegato solo un’ora per attaccarlo all’inizio di quest’anno. Tuttavia, nessuna delle due questioni ha dissuaso il Ministero degli Interni della Francia dal procedere al programma.
Ma la Francia non è la sola. Singapore sta costruendo un sistema di riconoscimento facciale per i servizi governativi, mentre l’India utilizza scansioni dell’iride come parte del suo sistema di identità nazionale Aadhaar.
Tuttavia, il governo francese insiste sul fatto che, a differenza della Cina, il suo sistema di identificazione non verrà utilizzato per monitorare i cittadini o integrato nei database delle identità. Dice che le scansioni del volto verranno eliminate al termine del processo di registrazione.