Alcuni sostengono che abbiamo una responsabilità morale per le generazioni future, ma altri si chiedono quando questi effetti saranno veramente visibili.
Ogni 2-3 anni il Gruppo Intergovernativo di Esperti sul Cambiamento Climatico (IPCC) pubblica una serie di rapporti sul cambiamento climatico. Nel 2013, ha messo insieme una proiezione su come il livello del mare sarebbe influenzato da una serie di fattori, tra cui lo scioglimento dei ghiacciai in Groenlandia, il restringimento della calotta glaciale artica, e il fatto che l’acqua si espande man mano che diventa più caldo (l’aumento è leggero, ma si somma quando si estende in tutto il mondo).
Tutti questi fattori insieme aumenterebbero il livello del mare di quasi un metro entro il 2100.
I ricercatori erano abituati a credere che questi cambiamenti richiedessero migliaia di anni. Invece sta accadendo molto più in fretta.
E questa è una delle grandi difficoltà nel pensare al cambiamento climatico.
Ciò che sembra terribilmente veloce su scala geologica, è impercettibile sulla scala umana. Con “effetti veramente visibili” i ricercatori intendono coste allagate, isole scomparse, terribili siccità e, forse, tempeste di potenza senza precedenti.
Ma anche se questi effetti si manifestano nell’arco geologicamente insignificante di un secolo, non saranno visti da noi. Probabilmente, ogni persona che legge queste frasi sarà morta prima, come la maggior parte dei loro figli.
Il problema è perchè nessun governo pianifica tali emergenze così a lungo termine?
Con le nostre azioni di oggi stiamo scaricando i problemi (siccità, aumento del livello del mare) sul domani. D’altro canto, per prevenire efficacemente i problemi legati al cambiamento climatico sarebbe necessario che le società di oggi effettuassero investimenti, alcuni costosi, a beneficio dei cittadini in un futuro lontano. E’ come chiedere agli adolescenti di risparmiare per la pensione dei loro nipoti. Non molti lo farebbero.
Il fatto è che ci deve essere la convinzione di avere una responsabilità morale nei confronti dei cittadini che verranno in futuro. Si sta chiedendo alle persone di oggi di fare cambiamenti e investimenti importanti per aiutare un gruppo di persone che ancora non esistono.
Cosa fare allora? Nel complesso, il cambiamento climatico ci chiede di fare qualcosa oggi. Ma la maggior parte dei benefici potrebbero non essere visibili subito. Lo stesso vale per i terribili effetti. Oggi ne vediamo solo una piccolissima parte, ma nonostante ciò, possiamo continuare a vivere come vogliamo.
Anno dopo anno ci saranno piccolissimi cambiamenti che cambieranno per sempre il futuro di tutto il pianeta.
L’evoluzione ha fornito al cervello umano strumenti meravigliosi per individuare e risolvere rischi, chiaramente visibili, su piccola scala e prossimi al futuro. Allo stesso modo, il cervello è facilmente sopraffatto da problemi lenti, astratti, di grandi dimensioni, a lungo termine.
Il cambiamento climatico è tutto questo e molto altro: graduale, impalpabile, che altera il mondo, multigenerazionale, una situazione che non diventerà facilmente tangibile fino a quando non saranno state superate le linee irreversibili.