Napolitano vuole ad ogni costo una nuova legge elettorale. E’ “inquieto“. Ci pensa anche in vacanza. Invia messaggi di urgenza ai partiti da Stromboli. Dopo cinque anni di silenzio assenso al Porcellum, in dirittura di arrivo per la chiusura del suo settennato e alle porte del semestre bianco, si comporta come un presidente del consiglio appena nominato. Ha fretta Napolitano, molta fretta. Non è escluso che tenti la carta del messaggio alle Camere. Non spiega ufficialmente quale legge elettorale desideri. Né potrebbe.
Cosa vuole Napolitano? Si possono fare congetture e tra qualche mese verificare se sono esatte. La nuova legge elettorale che, in onore del suo fautore, chiamerei sin da ora Napoletellum, dovrebbe eliminare il premio di maggioranza e, di fatto, anche le coalizioni. Senza questo bonus si otterrebbero alcuni fondamentali obiettivi. Tra questi, scongiurare che il MoVimento 5 Stelle diventi maggioranza in caso di successo. Lo stesso varrebbe per tutti gli altri, nessun partito potrebbe governare da solo. Il meccanismo delle coalizioni diventerebbe inutile. A che serve coalizzarsi se si può negoziare in seguito il proprio peso politico? Quindi rimarrebbe solo la grande ammucchiata in nome della governabilità. Un governo sostenuto da Pdl, Pdmenoelle, Udc (proprio come adesso), composto da tecnici (proprio come adesso), con la supervisione e la benedizione della presidenza della Repubblica (proprio come adesso), un presidente del Consiglio tecnico “super partes” (Passera al posto di Rigor Montis? proprio come adesso), benedetto dai poteri economici sovranazionali (proprio come adesso).
Per il Quirinale ci sarà solo l’imbarazzo della scelta tra Monti e la Bonino, entrambi perfetti nel ruolo di Grandi Svenditori della Nazione. Cosa volete di più dalla vita? Un Napolitano? Avrete anche quello! Come senatore a vita non si sottrarrà ai suoi compiti quotidiani di monito e di indirizzo (proprio come adesso). Ci vediamo in Parlamento. sarà un piacere.
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